L'uomo della solitudine. Cosi il paleontologo Matthieu, uno dei protagonisti di Selon Charlie dell'attrice e regista Nicole Garcia, ha ribattezzato i resti umani trovati durante una spedizione nel cuore dell'Antartide a trecento chilometri di distanza dal più vicino insediamento dei suoi simili. Perche ha sfidato il freddo e il vento e camminato per giorni e giorni sulla banchisa prima di soccombere? Forse a spingerlo solo un irrefrenabile desiderio di stare solo con se stesso. Roba di milioni di anni fa. Nella Francia di oggi, specchio dell'intero mondo occidentale, le cose si sono ribaltate. I sette personaggi messi in scena da Garcia sebbene contornati da mogli, figli e amici appaiono infinitamente più soli del loro antenato preistorico. Si muovono qua e là a caccia di un contatto vero cercato di volta in volta nel successo, nel sogno di un'amicizia ormai spenta, in una fuga adolescenziale, nel sesso, ma senza riuscire a dare un senso alla propria vita. La pienezza è una bolla di sapone impossibile da afferrare, si salva solo chi riesce ad avere compassione, e in primo luogo per se stessi. Se il ritratto è spietato, si chiude però con la corsa sulla spiaggia dell'undicenne Charlie, felice di aver ricostituito l'unità familiare. La sua gioia è la stessa del piccolo Antoine Doinel dei truffauttiani  Quattrocento colpi, del resto apertamente citati nella scelta della situazione e del luogo. Per la sofferenza ci sarà tempo, l'età adulta è ancora lontana. Garcia non è autrice che ama sperimentare visivamente, il suo resta un cinema dei sentimenti e per questo privilegia i personaggi. Non certo un limite, soprattutto quando a servirla sono attori di provata bravura tra i quali spicca, e non potrebbe essere altrimenti, l'impareggiabile Jean-Pierre Bacri.
Se in Francia c'e poco da ridere, in Scozia non sembra andare meglio. Almeno a giudicare da Red Road, opera prima di Andrea Arnold, anche lei autrice con uno spiccato talento per radiografare la solitudine. La protagonista del film, Jackie, vive in una Glasgow oscura e pericolosa sorvegliando con le telecamere ogni angolo della citta. Ha il compito di segnalare alla polizia qualsiasi potenziale pericolo, da una sbronza troppo rumorosa a una lite tra studenti. Una notte è attratta dal volto di un uomo nel quale sembra riconoscere il pirata della strada che pochi anni prima gli ha strappato il marito e l'adorata bambina. Quando ha la certezza che si tratta veramente dell'assassino,  uscito dal carcere dopo pochi anni per buona condotta, decide di farsi giustizia da sola. Lo segue, a piedi e con le telecamere che ha a disposizione, per trovarlo in fallo e farlo tornare in prigione. Ma l'uomo vuole davvero redimersi, e allora Jackie si spinge fino a sedurlo per poterlo accusare di stupro. Non è  la via per l'elaborazione di un lutto tanto devastante, e la donna lo comprende. Ritira la denuncia e perdonando offre a lui e  prima di tutto a se stessa la possibilità di ricominciare. Eppure, nonostante il barlume di speranza, come recita una famosa battuta "c'è un grande freddo la fuori". Che l'orizzonte sia segnato dall'oceano Atlantico di fronte alla costa francese o dai palazzoni della periferia suburbana scozzese, intorno resta un deserto di infelicità. E non c'è spazio per i morti che tornano a rallegrare i vivi di Volver, qui con il dolore si convive senza potersene liberare.