Non c'è pace tra le mura domestiche. Avevamo lasciato la famiglia Lambert finalmente ricomposta dopo aver strappato alle forze del male il piccolo Dalton, la ritroviamo apparentemente al sicuro nella magione di nonna Lorraine. Basta poco tuttavia per capire che qualcosa non va nemmeno questa volta. Il pianoforte si mette a suonare da solo, un orrendo girello pieno di luci si anima nel mezzo della notte, una voce angosciante arriva tramite l'interfono dalla stanza dove dovrebbe dormire tranquilla la piccola di casa. Segnali a dir poco inquietanti di presenze impalpabili quanto pericolose. E infatti siamo alle solite, il nucleo familiare è sotto minaccia. Raccontare oltre sarebbe scorretto, basti dire che da qui in poi la vicenda scorre secondo le regole dell'horror e che il repertorio è sciorinato a piene mani.
James Wan conferma maestria nel tessere la sua diabolica rete con lo scopo manifesto di catturare l'attenzione e generare paura. Rispetto al modello originario manca però fino in fondo l'effetto sorpresa, giacché tutto si ripete secondo lo schema collaudato nel primo capitolo. Gli spettatori più smaliziati si godranno lo spettacolo pur senza particolari sussulti, gli altri salteranno inevitabilmente sulla sedie di fronte ai tanti colpi di scena.