L'amore trionfa sempre. Mamma mia, però, quanto ci mette per riuscirci. E' questa la lezione del musical di Catherine Johnson che prende il nome da una delle hit del terzo album (1975) del mitico gruppo svedese degli Abba, rappresentato in 8 lingue e in teatri di ogni latitudine e ora adattato, con suo soggetto e sceneggiatura, per il cinema. Entrambi scontano la dichiarata e sfacciata ispirazione a Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank con Gina Lollobrigida. Lì un'italiana durante la guerra ha una figlia e tre ufficiali come probabili padri, e ne approfitta. Qui invece Donna (una Meryl Streep pronta per le olimpiadi), ex cantante hippie dedita all'amore libero e spensierato, è invece fuggita da loro, si è costruita una vita e un alberghetto scalcinato in un'isola greca - splendide le location di Skiathos e Skopelos - e si ritrova i tre (Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård e Colin Firth) invitati a tradimento dall'adorabile figlia Sophie (Amanda Seyfried) al suo stesso matrimonio.
Con i due leader del gruppo tra i produttori esecutivi e la teatrante Phyllida Lloyd esordiente alla regia cinematografica arriva l'Across the Universe degli Abba. Un film romantico, sensuale, giocoso e dolcemente irriverente, proprio come loro.