Non è la solita India, quella inquadrata da Francesca Archibugi nel suo Lezioni di volo. Non è la solita India perché se rimane l'approdo esistenziale di due diciottenni alto-borghesi alla deriva, è fortunatamente scevra degli afflati spirituali che corredano necessariamente il luogo comune del "ritrovarsi" in Oriente. Pollo (il figlio d'arte - Marco Risi e Elena Miglio - Andrea Miglio Risi) e Curry (Tom Karumathy, indiano de Roma) sono due adolescenti apatici, bocciati all'esame di maturità, che non è solo quella scolastica. In India per scoprire le origini di Curry, si fanno gabbare soldi e documenti, ma trovano - iniziano a trovare - le coordinate di un'identità altra, piena se non matura, grazie all'incontro con una dottoressa volontaria di World Aid, Chiara (Giovanna Mezzogiorno, buona prova). Forse troppo lungo (106'), Lezioni di volo è un romanzo di formazione a tutti gli effetti, pur senza seguire la lettera di un genere saccheggiato con esiti spesso insulsi dal cinema italiano attuale. A levarlo dalla mischia una partitura che non teme l'assenza di azione, ovvero la stasi narrativa, senza per questo incaponirsi in un'introspezione posticcia. Inspiegabilmente rifiutato dai festival nostrani (Venezia e Roma), il film dimostra inoltre di possedere un sottotesto sentimental-relazionale, legato all'etica senza essere vincolato alla banalità. Sono Lezioni da prendere al volo.