Josè (il bel Hugo Silva) è un povero Cristo (alla lettera, vedi il camuffamento) che mette a segno una spettacolare rapina a un Compro oro nel centro di Madrid: al suo fianco il figlio piccolo, conteso all’insopportabile ex-moglie, e un altro rapinatore pieno di problemi con le donne. Durante la fuga il gruppo, cui si è unito un lamentoso taxista, fa tappa in uno sperduto paesino ai confini della Francia. Qui, i nostri eroi sono costretti a fronteggiare un’orda di streghe femministe e sanguinarie, decise a sottomettere per sempre il sesso maschile.

De la Iglesia, col fido sceneggiatore Guerricaechevarría, è scatenato nel mescolare i generi più commerciali (commedia, action, horror) sino a ottenere un risultato che non somiglia a nessun altro e che sprizza follia creativa da tutte le parti con tocchi di perfido sadismo. Il plot, che può far pensare a un Dal tramonto all’alba in salsa europea, cela in realtà una graffiante satira dell’eterna lotta fra sessi sotto il segno dell’iperbole, cosa che forse potrà scontentare qualcuno. Carmen Maura, infine (che già aveva lavorato col regista nella nerissima commedia La comunidad), non è mai stata così cattiva e divertita nel ruolo della strega.