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Un padre e un figlio soli e alle prese con un mondo insensibile. Questa - in estrema sintesi - la trama de La ricerca della felicità primo film 'americano' di Gabriele Muccino, con protagonista Will Smith. Una pellicola toccante che, ispirata ad una storia vera, descrive gli sforzi di un uomo alle prese con il suo sogno: diventare un broker finanziario in una grande società di San Francisco nei primi anni Ottanta. Gli ostacoli sono tanti: un matrimonio finito per avere dilapidato i risparmi di una vita nell'acquisto di macchinari che nessun ospedale, apparentemente, sembra volere. Non solo: un padrone di casa in cerca dell'affitto arretrato, un figlio di cinque anni da accudire, uno stage di tre mesi non pagato dove - alla fine - uno solo verrà preso e assunto. Potrà farcela un uomo di colore, abbandonato dalla moglie, che dorme con il suo bambino - quando va bene - nei ricoveri per poveri e che deve al tempo stesso studiare, cercare clienti e arrivare al fatiscente asilo a prendere suo figlio prima che la missione chiuda i cancelli, mentre ha in tasca pochi spiccioli?