Ennesimo film argentino sugli anni della dittatura militare e del fenomeno dei desaparecidos. Questo è tratto da un romanzo di Humberto Costantini e racconta, con uno stile asciutto ed efficace, il "risveglio" di un uomo tranquillo, un impiegato modello che si è sempre tenuto alla larga dalle questioni politiche fingendo di non vedere i crimini che pure venivano perpetrati davanti ai suoi occhi. Finché un giorno una vecchia conoscente gli confida il nome di due persone che quella stessa notte verranno "prelevate" dalla polizia militare...

Nulla di nuovo per forma e contenuto e non succede nemmeno granché, ma La larga noche de Francisco Sanctis, esordio a quattro mani di Francisco Márquez e Andrea Testa, è uno spaccato d'epoca credibile, che vive di tensioni sommerse e di atmosfere rarefatte e sinistre, cui fa da pendant la recitazione tutta trattenuta dell'attore protagonista, Diego Velázquez. L' ottimo lavoro sul sonoro e la fotografia liquida, notturna, contribuiscono in maniera determinante al buon esito dell'operazione.