La forza delle donne è un viaggio dal Kurdistan al Libano immortalato nel suo vissuto quotidiano di guerra. Il doc di Laura Aprati e Marco Bova è dedicato a Shifa Gardi di Rudaw Tv e Veronique Robert di France 2, giornaliste morte tragicamente a Mosul e ci offre uno sguardo tutto al femminile su una guerra  che tragicamente dura da oltre sessant’anni e la cui percezione spesso sfugge in Europa.

Fanno rabbrividire le immagini delle donne che cercano le mine antiuomo nei terreni per tentare di salvare le vite dei propri figli come è terribile vedere bambini sui letti d’ospedale che hanno perso un braccio o una gamba o che hanno le mosche dentro gli occhi. E’ terribile, ma ci apre gli occhi sulla cruda realtà dei nostri giorni che spesso non vogliamo vedere e ti dice: "Se te ne lavi le mani sei partecipe del crimine, è tempo di muoverci e di agire".

Qui ci sono donne musulmane, yazide, cristiane, siriane che ci raccontano come si convive con la perdita di tutto quello che si ha, con le bombe e con la necessità di lasciare la propria terra e la propria casa. Donne di religioni diverse e differenti strati sociali accomunate però dalle difficoltà quotidiane. Donne il cui ruolo diventa ancora più importante in tempi di guerra.

 

Tra loro c’è anche la giornalista libanese Rima Karaki che è cresciuta a Beirut e che va in onda senza velo. Lei è diventata famosa per aver tolto la linea in diretta a uno sceicco che non rispettava la parità di genere. E questo doc, che è un mosaico caleidoscopico di culture e persone di varie origini, è una piccola goccia che aiuta a far capire l’importanza delle donne nella nostra quotidianità, osservate nel loro confronto profondo e disincantato. E soprattutto che aiuta ad alleviare la disparità tra uomo e donna.