Braddock, Pennsylvania, da qualche parte tra il purgatorio e l'inferno. Due fratelli, Abele e Caino. Il blue collar con la schiena dritta (Christian Bale) e il reduce fuori controllo (Casey Affleck). La guerra mai finita e portata a casa, tra loschi traffichini (Willem Dafoe) e criminali che possono spedirti al Creatore per nulla (Woody Harrelson).
Il quadro è sconfortante, le case catapecchie, la luce di Takayanagi opaca, lo score di Hinchliffe dolente. Release dei Pearl Jam suona placida e sinistra mentre intorno tutto brucia. Il fuoco della vendetta pare l'unica cosa illuminata dall'America profonda.
Non c'è salvezza laggiù e nemmeno nella sceneggiatura di Brad Ingelsby: troppo chiusa e compiaciuta nel proprio nichilismo. In nome del quale sacrifica drammaturgia e caratteri, disgraziatamente monocorde.
Dramma familiare macho, che pasticcia nella seconda parte perdendosi in cliché, vendette e azzardati rimandi (Il cacciatore).
Scott Cooper conferma di essere un regista modesto "diretto" da ottimi attori. Finché hai solo Jeff Bridges (Crazy Heart) va bene, ma con tante primedonne serviva una star dietro la macchina da presa.
Fondamentalmente a questo film manca personalità.