Già autore del bel documentario Diario di una siciliana ribelle, sulla pentita Rita Adria, Marco Amenta firma una docu-fiction - Il fantasma di Corleone - in cui torna a parlare di mafia per indagare sulla misteriosa figura del boss Bernardo Provenzano. Il documentarista ricostruisce la storia (e il mistero) del Padrino di Corleone, latitante dal 1963, a partire dall'omonimo documentario realizzato per la televisione francese. Mescolando realtà e finzione, Amenta realizza un quasi-thriller avvincente e a tratti ricco di suspense, nel quale ripercorre l'ascesa al potere di Provenzano, la sua fuga all'estero, i numerosi tentativi di cattura e come, nonostante tutto, egli riesca a mantenere il controllo su Cosa Nostra. Il tutto alternando ai momenti di fiction (per i quali si affida ad attori come Marcello Mazzarella e Donatella Finocchiaro) le testimonianze di Giuseppe Linares, giovane capo della squadra mobile di Trapani e autore negli ultimi anni della cattura di numerosi latitanti, e Roberto Scarpinato, Procuratore aggiunto di Palermo e memoria storica della lunga battaglia dello Stato contro la mafia. E ancora filmati di repertorio sulle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sulle altre vittime della mafia, Pio La Torre, Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa, e su malavitosi del calibro di Totò Riina, Leoluca Bagarella, Luciano Liggio e Giovanni Brusca.