I Muppet sono tornati: evviva, evviva! Scherzi a parte, non è una grande notizia e, soprattutto, non è un bel film. Diretta da James Bobin, con Jason Segel, Amy Adams e Chris Cooper a rimpolpare il fronte carne e ossa, la rimpatriata di Kermit la Rana, Miss Piggy, l'Orso Fozzie, Gonzo, “il più grande fan dei Muppet” Walter e pupazzi vari ed eventuali è molto simile alle cene con i compagni di liceo 30 anni dopo: non si sa cui prodest e non si sa che dire.
Comunque, ecco I Muppet anno 2012. In vacanza a Los Angeles con il fratello Gary (Segel) e la di lui fidanzata Mary (Adams), Walter il pupazzo scopre il malvagio piano del petroliere Tex Richman (Cooper), intenzionato a radere al suolo il teatro dei Muppet per estrarre il sottostante oro nero: per scongiurare il fattaccio, occorrono 10 milioni di dollari. Tocca mettere in piedi il più grande Muppet Telethon di sempre e, prima, aiutare Kermit a riunire i vecchi compagni d'avventura che hanno intrapreso strade diverse: Fozzie si esibisce a Reno nella tribute band Moopets, Miss Piggy è redattrice di Vogue a Parigi, Animal è a Santa Monica in una clinica per manager infuriati e Gonzo è un magnate di impianti idraulici.
Manco c'è bisogno di dirlo, i Blues Brothers erano un'altra cosa e, se ancora non bastasse, la Disney italiana ha pensato bene di doppiare le canzoni - di per sé non esaltanti - di questo musical di pezza: risultato, l'asincrono di Segel se la gioca col Ghezzi di Fuori orario
Per concludere, correva l'anno 1976 e The Muppet Show - dicunt – brillava, è vissuto di rendita per qualche lustro, ma 36 anni dopo non resta che ruggine, qualche tenerezza e una malcelata tristezza: consiglio agli sceneggiatori Nicholas Stoller e Segel, puntare su “ormai ci hanno dimenticato” quando davvero è così non è una genialata. Ma I Muppet dicono anche altro: l'originalità è ormai merce rarissima a Hollywood, mentre i fondi del barile da raschiare abbondano. E i pupazzi non sono solo di pezza...