Le major hanno scoperto che la fiaba classica fa incasso. Dopo due Biancaneve (una con il Cacciatore), un Cappuccetto rosso sangue e il Cacciatore di Giganti arrivano anche Hansel & Gretel. Il norvegese Tommy Wirkola ci spiega il “prima e dopo” la vicenda dei fratellini abbandonati nel bosco che finiscono nella casa di marzapane e riescono a scappare dopo aver cucinato la strega. Una volta cresciuti Hansel e Gretel (Jeremy Renner e Gemma Arterton) decidono per vendetta di diventare cacciatori di teste, quelle delle streghe.
Questo adattamento assomiglia a Van Helsing di Stephen Sommers: dimenticate incantesimi e forze soprannaturali, le streghe e i due fratelli indossano outfit in pelle e la lotta tra bene e male si fa a colpi di kung fu, numeri da circo e artiglieria pesante come in un film di Jackie Chan o Chuck Norris. A tratti parodistico, Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe è una graphic novel in stile steampunk con una sceneggiatura ridicola infarcita di un paio di citazioni che si risolve in sbudellamenti truculenti che nemmeno Robert Rodriguez.
I due eroi sono invincibili, a parte quel problemino di Hansel con il diabete: con tutti i dolcetti che gli ha fatto ingurgitare la strega… Oltre all'indubbio sex appeal dei protagonisti (e di Famke Janssen) rimane poco, anche l'animazione 3D non ha senso, come del resto il sequel già in lavorazione.