Ancora universo nerd per Jared Hess, al terzo lungometraggio dopo il cult Napoleon Dynamite e Super Nacho. Stavolta al centro della storia c'è Benjamin (Michael Angarano), giovane appassionato di scrittura e racconti sci-fi, che porta il suo manoscritto "I signori del lievito" ad un campus di letteratura. Qui incontra il suo idolo Ronald Chevalier, romanziere di successo e pallone gonfiato che, in piena crisi creativa, penserà bene di modificare in minima parte il lavoro del ragazzo e dare alle stampe il suo "nuovo capolavoro". Nel frattempo, però, il ragazzo cede i diritti dell'opera (per 500 dollari...) al più scarso dei registi indipendenti della città: il risultato sarà a dir poco deprimente.
Non bastano un paio di intuizioni (titoli di testa, colonna sonora...) e alcune incursioni divertenti nella "storia nella storia" (dove un Sam Rockwell sprecato interpreta il protagonista del libro Bronco), il nuovo film di Jared Hess - scritto ancora una volta insieme alla moglie Jerusha - è più noioso che divertente, incapace di creare qualsiasi tipo di adesione al racconto, popolato sì da personaggi sulla carta spassosi (la mamma del protagonista, interpretata da Jennifer Coolidge, il novello "angelo custode" di Benjamin, una sorta di Jack "The Snake" Roberts albino), ma alla fine mai davvero capaci di incidere (si pensi al Pedro di Napoleon Dynamite...) o apportare contributi significativi alla storia, di per sé debole e raccontata in tante altre occasioni.