La risposta al triste, emaciato Edward/Pattinson di Twilight è un vampiro spaccone e senza crucci (finalmente un succhiasangue che non vive la sua natura come dannazione), che non disdegna birre, belle donne e sense of humor. Il che non fa ancora di Fright Night una parodia tipo Per favore non mordermi sul collo, ma lo avvicina quantomeno alla commedia horror alla Landis.
Fedelissimo allo spirito - e alla storia - dell'originale Ammazzavampiri (di Tom Holland, 1985), questo remake diretto da Craig Gillespie si lascia vedere con piacere, azzeccando il giusto mix tra tensione e risata, il cast e l'atteggiamento: nessuna presunzione di voler lanciare messaggi e dispensare mimima moralia, ma la coscienza a posto di chi ti vuole solo intrattenere.
E pazienza se storia, sviluppo ed esito sono peggio che scontati: non di sola originalità vive il cinema. Siamo in un posto dimenticato da Dio, in qualche paesino fiorito nel deserto del Nevada, il luogo ideale per ritrovarsi con un poco di buono come vicino di casa, qui addirittura discendente di Dracula. Che poi è Colin Farrell, una faccia da salame in un corpo da molosso (ma va detto che non sono mancate all'anticipata stampa smorfie, gridolini ed esclamazioni ormonali di giovani giornaliste presenti in sala), comunque molto a suo agio nella parte del cattivo. A fronteggiarlo prima un nerd senza speranza (Christopher Mintz-Plasse), poi un nerd reinventatosi fighetto (Anton Yelchin), poi lo stesso (che nel frattempo si è riscoperto coraggioso ammazzavampiri) coadiuvato da una specie di guru dell'occulto, che vive a Las Vegas e sembra più un trucido impresario d'avanspettacolo (l'ottimo David Tennant). Sacrificata dallo script, la compagine femminile trova comunque in Imogen Poots (è la fidanzatina del protagonista) e Toni Collette (la madre, sempre del protagonista) degne bandiere.Non mancano intermezzi sensuali e amplessi mancati, scene splatter e disgustosissi effetti, usati comunque con parsimonia. E non manca neppure il 3D, poco più che superfluo. Ma anche questa non è più una novità.