Funzionario d'alto livello per la Landrock Pacific Bank di Seattle, Jack Stanfield (Harrison Ford) è l'artefice dei sistemi di protezione per l'accesso ai depositi della banca, costantemente minacciati degli hackers. La sua posizione non può lasciare indifferente Bill Cox (Paul Bettany), finto uomo d'affari, intenzionato in realtà a trasferire 100 milioni di dollari su conti offshore di sua proprietà. Con alcuni complici si impadronirà di casa Stanfield, "blinderà" moglie e figli di Jack e lo costringerà ad eseguire i suoi ordini: senza alcuna possibilità di fuga – e senza poter avvertire nessuno – l'uomo diventerà l'unica chiave a disposizione del rapinatore per raggiungere lo scopo. Dopo il già ben trascurabile Wimbledon, l'inglese Richard Loncraine si confronta con il thriller ad altra tensione realizzando questo Firewall, su una sceneggiatura del poco noto Joe Forte. Il risultato è scadente da ogni tipo di prospettiva: il concetto di verosimile viene tradito dalla prima all'ultima sequenza (l'inseguimento finale avrà buon esito grazie ad "un collare a GPS" applicato sul cane di famiglia Stanfield…), ogni ipotetico colpo di scena svilito da mille e più luoghi comuni pescati un po' alla rinfusa nella chilometrica filmografia di genere, la prova degli interpreti è sbiadita e quanto mai succube della sindrome da déjà-vu. Harrison Ford è chiamato ad interpretare lo stesso personaggio ormai dai tempi de Il fuggitivo e, spiace dirlo, sembra stia invecchiando maluccio (con il quarto capitolo di Indiana Jones ai nastri di partenza c'è poco da stare allegri…), mentre Paul Bettany incarna la fisionomia del "cattivo con classe" senza alcuna sfumatura degna di nota. Sullo sfondo, poi, le solite imperdonabili debolezze di certo cinema hollywoodiano: a partire dalla casa in cui vive la famiglia Stanfield – incommensurabile villa a strapiombo sull'oceano – passando per le ridicole peripezie che dovrà affrontare il protagonista con i colleghi di lavoro, per finire col classico "scontro risolutivo" dove (pensate un po'!) il nostro riuscirà a non riportare nemmeno un graffio dopo una mitragliata da qualche metro sul parabrezza della sua auto.