Monumentale addio alle scene di Jet Li. Lanciato da Arma letale 4, consacrato da Kiss of the Dragon e poi spremuto da Hero e Danny the Dog, l'ex campione cinese conclude la sua carriera nell'action epico, con un sentito omaggio alle arti che lo hanno consacrato a star di calibro internazionale: quelle marziali. L'ambizioso progetto, affidato a Ronny Yu, è quello di portare sullo schermo vita e mito di Huo Yanjia: leggendario lottatore, entrato nella storia più che per l'abilità, per la meritoria iniziativa di aver riunito sotto la bandiera di un'unica federazione, tutte le scuole di wushu del paese. L'epica è intrinseca alla natura della vicenda. Forma e contenuto allo stesso tempo, la forza visiva si fa potente strumento della narrazione fin dalle primissime scene: carrellata di quadri mozzafiato, che da soli parlano di atmosfere, canoni e filosofie da noi sideralmente distanti. Siamo nella cina rurale d'inizio '900. Un angolo di mondo arcaico e ancora profondamente rurale, dove il timido protagonista cresce all'ombra del padre. Come lui ha il Dna del campione, ma per seguirne le orme deve misurarsi con le sue resistenze. Simile a quella dello stesso Jet-Li, prodigio del tatami già all'età di 8 anni, la parabola è dichiaratamente celebrativa: per buona parte del film, Ronny Yu tiene però stretto il morso in regia, evitando eccessi e stucchevoli derive in agguato. Spettacolarità e trionfo estetico come antidoto all'eccesso d'azione sembra essere la sua singolare ricetta: la cura nella costruzione delle inquadrature distrae a tratti addirittura dalle botte da orbi che volano sullo schermo. Apprezzabile, poi, l'accortezza con cui evita lirismi e velleità filosofiche, rimanendo ancorato al racconto. E' peraltro già tutto nelle gesta del maestro Huo Yanjia: appena un pizzico in più e il baratro della retorica avrebbe inghiottito storia e protagonisti. Forte della prospettiva occidentale maturata a Hollywood, Ronny Yu se ne tiene invece a distanza, riuscendo a divertire e sorprendere fin quasi in Zona Cesarini. All'approssimarsi del traguardo, sembra però sfuggirgli tutto di mano. Toni, personaggi e tentazioni che fino allora aveva domato a fatica schizzano contemporaneamente all'eccesso, imboccando la via di un finale roboante a cui mancano soltanto le fanfare.