Stanley Kubrick, chi era costui? Restaurato dalla Library of Congress, in collaborazione con Kino Lorber, ritorna sul grande schermo il primo film del celeberrimo regista americano, rimasto pressoché invisibile dopo la prima del 1953: giudicato dallo stesso Kubrick “noioso e pretenzioso”, in realtà, Paura e desiderio (Fear and Desire) contiene in nuce sprazzi della sua poetica futura, ritagliandosi in sedicesimi lo scomodo ruolo di prequel di Orizzonti di gloria (1957) e Full Metal Jacket (1987). Platoon-movie di un'ora, segue quattro soldati rimasti intrappolati dietro le linee nemiche: riusciranno a riguadagnare i propri commilitoni? Costruiscono una zattera per tentare via fiume e incontrano una ragazza di campagna (Virginia Leith): la catturano, la legano ad un albero, e il più squilibrato (il futuro regista Paul Mazursky) la tiene a bada... A complicare la fuga, la pattuglia individua una base nemica e progetta di eliminarne il comandante. Niente di nuovo sul fronte occidentale, il mood è esistenzialista, le pulsazioni da cuoricino di tenebra, e la voce over dichiara subito: “There is a war in this forest. Not a war that has been fought, nor one that will be, but any war”. Paura, eh?