Arricchito nella versione originale dalle voci eccellenti di George Clooney, Meryl Streep e Willem Dafoe, oltre agli habitué Jason Schwartzman, Bill Murray e Owen Wilson, ecco il debutto del genietto Wes Anderson nell'animazione: Fantastic Mr. Fox, dal racconto omonimo per l'infanzia di Roald Dahl (1970).
Protagonista la volpe Mr. Fox, che, dopo dodici anni di vita “rintanata” con moglie, figlioletto e nipotino, non sfugge al richiamo della vita libera e ritorna ladro di polli, scontrandosi nottetempo con tre orridi fattori capitalisti. Senza esclusione di colpi, la caccia alla volpe coinvolgerà tutti gli animali della fattoria: solo l'arguzia di Mr. Fox, e qualche “zampino” familiare, potrà salvarli...
Colto stop-motion - non ci sono più solo Aardman e Henry Selick, peraltro realizzatore del passo uno di Steve Zissou - e divertita colonna sonora di Alexandre Desplat (Rolling Stone, Jarvis Cocker e Georges Delerue, tra le pregevoli aggiunte) una volpe furba e ironica, che non scontenta i più piccoli, ma soprattutto delizia gli adulti: dialoghi - papà Clooney e mamma Streep al vertice - pungenti e travolgenti, spassose schermaglie familiari e un'animata catena alimentare, che confermano il talento postmoderno di Anderson e il suo gusto per il divertissement fichetto.
Quello che Spike Jonze ha smarrito nell'”analogo” Paese delle creature selvagge, Anderson lo ritrova qui, senza snaturare se stesso: setting familiar-patriarcale, introversione autobiografica, mood postmoderno (più governato del solito) e geometrie retrò (ricordate I Tenenbaum?). Progetto a lungo accarezzato, forse Wes l'avrà pure diretto da remoto (lui a Parigi, il film a Londra, dicunt), ma l'impronta c'è tutta: elegante, anche lezioso, ma grande cinema. Tana libera tutti!