Dopo aver tentato di spiegare a tutti, in modo anche divertente, cosa passa per la testa delle donne in What Women Want, la regista e commediografa Nancy Meyers sembra ancora decisa ad assurgere a paladina e interprete per eccellenza della psiche femminile. Peccato che questo suo ultimo excursus nelle paturnie dell'alta borghesia americana over 50 non aggiunga niente al precedente Tutto può succedere, e non riesca neppure a replicarne l'umorismo sofisticato garantito da una coppia d'eccezione come Diane Keaton e Jack Nicholson.
Meno brillante e più commedia spiccia, È complicato affianca alla pluripremiata Meryl Streep un informe e goffo Alec Baldwin, che nelle intenzioni dovrebbe esser l'affascinante ex-marito con cui la protagonista ha un inaspettato ritorno di fiamma, dopo 10 anni di divorzio e nonostante lui sia sposato con una bellissima donna con la metà dei loro anni.
Pur volendo tralasciare la mancanza di appeal delle figure maschili - anche il comprimario Steve Martin appare sottotono - o il fatto che la Streep faccia di nuovo la cuoca di specialità francesi come in Julie & Julia (e con espressioni molto simili, solo mischiate ad alcune più intellettuali stile Helen Hunt in What Women Want) rimane un plot già visto, senza grandi momenti di slancio. Ogni tanto sembra una puntata non proprio eccellente di Sex and the City per signore, e l'impressione è che la regista, invece di rispecchiare i problemi dell'universo femminile, ne stia creando uno sempre più a sua immagine e somiglianza. Si salva solo per la divertente autoironia delle gag su lifting e improbabili cure di fertilità, ma rischia comunque di non riuscire a superare un target analogo a quello rappresentato nel film: donne ricche, meglio se della West Coast, in età di prepensionamento e la cui massima preoccupazione consiste nella cura del giardino della villa con vista sull'oceano.