Ispirato al famoso videogioco dallo stesso nome, Doom segue una trama non particolarmente originale che sembra portare con sé innumerevoli suggestioni provenienti da tanti film di fantascienza entrati nell'immaginario collettivo. Un po' Alien, un po' film sugli zombie, Doom un horror dinamico dalla vocazione splatter esattamente come la serie di tre videogames cui è stata ispirata e in cui onore, ad un certo punto della narrazione, replica il punto di vista in primo piano con tanto di mitragliatore. Tutto inizia in un futuro lontano quando qualcosa di strano accade su Marte. Dei mostri di cui non è chiara l'origine stanno iniziando a decimare gli scienziati che lavorano sul Pianeta Rosso. Un gruppo di Marines guidato da Sarge (The Rock) e da Reaper (Karl Urban) vengono inviati per fermare la minaccia. Lo scenario che si presenta dinanzi ai loro occhi è raccapricciante: gli esseri umani massacrati subiscono una mutazione in qualcosa di spaventoso. Per quale motivo accade tutto questo? Chi è il loro nemico e come possono fermarlo? Pur essendo un film commerciale, Doom è l'esempio perfetto di un tentativo non riuscito, apprezzabile, se non altro, per lo sforzo e per un certo intuito. L'ironia muscolare di The Rock mescolata alle suggestioni paraletterarie di un'avventura ambientata su Marte tra archeologia fantastica e bio-ingegneria riescono - se non altro - a divertire in maniera facile, facile, sebbene non a interessare.