Diverso da chi?: regia di Umberto Carteni, protagonista Luca Argentero in triangolo amoroso con Claudia Gerini e Filippo Nigro. Girato a Trieste, fondale politico e registro brillante, questo ottima opera prima - targata Cattleya e Universal - ci riconsegna il solito Argentero, quello che migliora a ogni film, e uno inedito, con un'enorme responsabilità sulle spalle: diventare il Cary Grant italiano.

Dalla sua, una naturale eleganza, il sorriso che conquista, e un'innata predisposizione per un genere poco e - soprattutto - mal frequentato dal nostro cinema: la commedia brillante. Strada che in Diverso da chi? percorre con estrema disinvoltura, per di più partendo da premesse ostiche: politico gay militante in - fortunosa - corsa per la poltrona di sindaco a Trieste, con un compagno gelosissimo (Nigro) e una vice-sindaco in pectore tutta ritorta sulla Famiglia (Gerini).

Accadrà l'inevitabile, in un rimescolamento di generi e genere che fa bene alle coordinate, cinematografiche e sociali, di quel che era il Bel Paese. La ricetta di Luca? La moderazione, meglio la misura, sul set e fuori: "Sicuramente in Italia la laicità dello Stato è messa spesso a dura prova, e sarebbe bello vivere in un posto dove questo non accadesse" affonda Argentero, ma subito puntualizza come "non sia giusto liberalizzare a oltranza. Sono contento ci sia una parte di italiani che dice no in maniera costante, forse un po' ossessiva, perché quando si arriverà al sì allora sarà una scelta ben ponderata".

Detto, fatto: lo slogan dell'Unione Democratica di Luca e Claudia è "Una città di famiglie e differenze". Purtroppo, solo al cinema: se il PD veltroniano - che l'UD del soggettista e sceneggiatore Fabio Bonifacci echeggia e sbeffeggia puntualmente - l'avesse seguito, forse oggi il Presidente del Consiglio sarebbe più alto...