Non riuscendo a trovare un taxi nella notte di Londra, Kate (Franka Potente) deve necessariamente dirigersi verso la metropolitana. L'attesa sulla banchina si trasforma in sonno profondo e, al risveglio, l'ultimo treno ha già passato la sua fermata. Intrappolata all'interno della stazione di Charing Cross, Kate scoprirà poco a poco un'orrida verità: un laboratorio sotterraneo, e l'unico "chirurgo" che lo presiede, saranno l'inizio di un incubo che andrà ben oltre i limiti della sopravvivenza. Esordio al lungometraggio per il cortista Christopher Smith, qui alle prese con scrittura e regia di un film che funziona davvero poco. Horror discretamente truculento, Creep sembra smorzare le residue aspettative ben prima del previsto: i meccanismi che regolano terrore e suspense si sfaldano sequenza dopo sequenza, relegando alle mostruose, malformate fattezze dello psicopatico killer l'unica speranza d'intrattenimento. Il perché si diverta a sgozzare, sventrare e maciullare gli incauti pendolari notturni non è dato saperlo, considerando che il vago accenno ai prodromi di un'esistenza destinata ai "sottomargini" rimarrà tale anche dopo il conclusivo scontro con la protagonista, interpretata da una Franka Potente che si adegua sin da subito alla mediocrità generale della pellicola. Per stomaci forti e intelletti di bocca buona.