Ci voleva il sequel di Cars per far tornare alla regia John Lasseter, direttore creativo della Pixar, che proprio nel 2006 aveva firmato il suo ultimo lungometraggio animato: ormai integrato stabilmente nella comunità di Radiator Springs e sulla cresta dell'onda per quello che riguarda il circuito internazionale delle gare, Saetta McQueen viene "convocato" per l'imminente Grand Prix Mondiale organizzato da Miles Axlerod, ex petroliere convertito in auto elettrica, che proprio attraverso la gara conta di dimostrare quanto sia valido un nuovo combustibile ecologico. Ma una potente organizzazione farà di tutto per sabotare l'evento: tra spionaggio internazionale e motori ruggenti, il destino di Saetta McQueen e di tanti altri sarà inaspettatamente nelle mani di Cricchetto, il "Carl Attrezzi" inseparabile e maldestro amico dell'auto da corsa.
Dodicesimo lungometraggio partorito dai geni della Pixar, Cars 2 è non più, non solo, un omaggio al mondo dei motori, ma un dichiarato atto d'amore nei confronti del cinema di spionaggio, soprattutto di marca britannica (non è certo un caso che la spia "buona", Finn McMissile, sia inglese, come l'agente di sua maestà James Bond, doppiata nella versione originale del film da un mostro sacro come Michael Caine).
Spettacolo e adrenalina garantiti, amplificati da un 3D che però, ad onor del vero, in alcuni frangenti sembra poco più che accessorio, il film alterna momenti di discreto divertimento ad altri meno brillanti, inserendo nuovi personaggi (funziona e diverte McMissile, al contrario del respingente Francesco Bernoulli, Ferrari con la voce di Alessandro Siani...) e segnando con decisione lo scarto rispetto al primo episodio, di fatto creando una sorta di staffetta tra due personaggi, Saetta e Cricchetto, con il secondo che diventa a tutti gli effetti protagonista assoluto della vicenda, spia inconsapevole capace però di risolvere il mistero portante dell'intera vicenda.
Amicizia, azione, impianto thrilling e qualche gag: proprio come il precedente, l'ingrediente che viene a mancare è però l'incanto, rimasto intrappolato nel meraviglioso Up e percepibile - a tratti - in Toy Story 3. Aspettando i prossimi Brave e Monster University, confidando soprattutto sulla freschezza di due progetti inediti, non serializzati, accontentiamoci del solito, fantastico, cortometraggio che anticipa la visione del film: Vacanze hawaiane, con Barbie e Ken che finalmente si scambieranno il loro primo, tenero bacio. Ovviamente grazie alla complicità di tutti gli amici di Toy Story 3.