Cenerentola al contrario per teen-ager Usa. Il regista Donald Petrie mischia le carte e firma una rilettura moderna senza troppa fantasia né sussulti. Irriconoscibile protagonista, rispetto alla dolente Lola Johnson di Radio America, è una Lindsay Lohan che sembra tornare alle origini. La "teen-queen" di Quel pazzo venerdì e Genitori in trappola è soltanto cresciuta: non più adolescente scapestrata, interpreta questa volta una rampante Re Mida della comunicazione newyorchese Qualsiasi cosa le accada, dal lavoro alla vita privata, è destinata al travolgente successo. Nella stessa città, più vicino di quanto lei immagini, si aggira un ragazzo perseguitato da un destino opposto e dal nome di Chris Pine. Minimo lo sforzo in sceneggiatura per valorizzare premesse di per sé non proprio originalissime: di cliché in cliché (la banconota che si attacca alla scarpa di lei, l'immancabile pozzanghera che investe lui al passaggio di un auto…) si approda al più scontato degli incontri. Apice di imprevedibilità è la sterzata romantica che intreccia i loro destini: prima che i due si perdano nuovamente di vista, come in una fiaba sarà un bacio rubato a una festa in maschera a trasformare il rospo in principe azzurro (e a condannare però lei alla sfortuna più nera). Precipitata dalla bambagia alla miseria in un battibaleno, la ragazza dovrà quindi ingegnarsi per riconquistare la dea bendata e riappropriarsi del suo destino.Indovinate come?