Vanessa Incontrada e Corrado Fortuna attori porno, Raoul Bova per ore in attesa della fidanzata che non tornerà più, Gabriel Garko (con la zeppola) e Raiz - frontman degli Almamegretta - rapinatori agli antipodi, Claudio Santamaria e Michele Venitucci balordi nullafacenti alle prese con il concierge Giuseppe Cederna, Massimo De Lorenzo telebanditore per una vendita di gioielli, Thomas Trabacchi amante di Claudia Gerini. Tutti uniti nello stesso arco di tempo (2 ore, raccontate in tempo reale) e luogo, seppur slegati e, di fatto, quasi mai ravvicinati. In un hotel ai confini del mondo, nei primi anni '80, una notte che per tutti finirà - letteralmente - con il botto.

Esordio al lungometraggio di Ago Panini (all'attivo molti video musicali e spot pubblicitari, musicista e fondatore della band "Ottantottotasti"), Aspettando il sole è (o vorrebbe essere) una commedia nera composta da un insieme di storie che rappresentano come è fatta l'umanità. Questo, almeno, nelle intenzioni degli autori (script firmato da Enrico Remmert e Gero Giglio, insieme al regista), perché quello che resta è sì un insieme di storie, ma lontane anni luce - come il sole del titolo - da una qualsivoglia idea di rappresentazione: ogni caratterizzazione sbiadisce sotto i colpi di una struttura che anziché assemblare finisce per smembrare, soffocando lo sviluppo sia dei personaggi sia della storia. E di stessa sorte perisce l'ironia alla base dell'intero lavoro, piatta e nichilista (nel senso meno filosofico del termine) come il nero che illumina le stanze del fatiscente hotel.