Dal Panorama della Berlinale 2008, arriva in sala il drammatico Amore & altri crimini (Ljubav i drugi zlocini), opera prima del 32enne regista serbo Stefan Arsenijevic co-prodotta da Germania, Austria, Serbia e Slovenia. Protagonista è Anica (Anica Dobra), che vive male a Belgrado: ha una storia nonsense con un boss (Milutin interpretato da Fedja Stojanovic) di quartiere decaduto, che decide di rapinare - col suo placet - per darsi alla fuga. Amore & altri crimini - titolo stupendo - racconta il giorno precedente, quando Anica avrà una sorpresa (?) dal braccio destro di Milutin, il "ragazzino" Stanislav (Vuk Kostic), che la guarda e la ama da sempre.
L'amore - anzi gli amori - c'è, si vede ma non è mai prevalente: fa coppia fissa, questo romantico, con il gangster movie, pur senza esaurire il corpo e il senso del film. Un film sull'impasse della fuga, un on the road da fermo, che trova in una fetta di Belgrado la guerra che (non) è finita in Serbia e le sue macerie: corruzione, criminalità, ferite, ricatti e armi che sbucano ovunque. Non rimane che dare l'addio, ma ci sono gli imprevisti, alla lettera A di amore. Triste, con lampi di euforia, Amore & altri crimini non fa gridare al miracolo, ma nemmeno allo scandalo, utilizzando, viceversa, il silenzio per dire il dopo Milosevic. Desolante.