Svago leggero leggero senza alcuna pretesa. L'appeal del film è tutto nella protagonista Sarah Jessica Parker. Chi cercasse spirito e brio della Carrie Bradshow di Sex & the City rimarrebbe però deluso: per quanto costruita intorno a lei, la Paula di A casa con i suoi è soltanto un'ombra della trascinante newyorchese televisiva. La commedia romantica di Tom Dey le riserva l'insolito ruolo di una "stanamammoni". Dietro lauto compenso di genitori esasperati, ha cioè il compito di sedurre e strappare alle famiglie i trentenni restii ad abbandonare il tetto materno. Niente sesso, seduzione per tappe, report periodici sui tempi del "lancio" (da cui il titolo americano Failure to Launch): professionale e sicura di sé, Paula trova però un osso duro in Tripp. Lui è Matthew McConaughey, vecchia conoscenza che gli sceneggiatori le avevano già affiancato in un paio di puntate di Sex & the City, gli sviluppi del tutto prevedibili. La strada di questa versione hollywoodiana di Tanguy è già segnata dalle premesse: comprimari al limite della macchietta, protagonisti esasperati nei reciproci eccessi. Lei ostentatamente distante nello svolgimento delle sue mansioni, lui altrettanto sicuro di sé nel portarla all'esasperazione prima di scaricarla e riaccomodarsi dai suoi. Poli opposti, alla cui scontata traiettoria gli sceneggiatori non si sono sforzati di imprimere svolte impreviste. Senza scossoni, ma in qualche occasione si ride anche. E sul finale, nello sguardo di Paula, si ritrova per un attimo anche Carrie Bradshow.