Blair Witch

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17 anni dopo, il blockbuster di paura si dà seguito in sala: lasciate ogni speranza voi ch'entrate

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USA 2016
Un gruppo di studenti universitari si avventura nella foresta di Black Hills, nel Maryland, per cercare di svelare il mistero legato alla sparizione della sorella di James Donahue, Heather, avvenuta 17 anni prima e che in molti pensano sia collegata alla leggenda della Strega di Blair. Il gruppo è inizialmente ottimista, soprattutto quando alcuni abitanti del posto si offrono di guidarli nella foresta. Nel corso di una notte infinita, però, i ragazzi iniziano a sentire intorno a loro una presenza sinistra e lentamente si rendono conto che la leggenda è molto più reale e inquietante di quanto potessero immaginare.
SCHEDA FILM

Regia: Adam Wingard

Attori: James Allen McCune - James Donahue, Valorie Curry - Talia, Callie Hernandez - Lisa Arlington, Brandon Scott - Peter, Wes Robinson - Lane, Corbin Reid - Ashley

Sceneggiatura: Simon Barrett

Fotografia: Robby Baumgartner

Musiche: Adam Wingard

Montaggio: Louis F. Cioffi

Scenografia: Thomas S. Hammock

Arredamento: Kate Marshall

Costumi: Katia Stano

Effetti: Tony Lazarowich, Andrew Karr

Durata: 89

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: (1:1.33)

Produzione: ROOM 101, SNOOT ENTERTAINMENT, VERTIGO ENTERTAINMENT

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2016-09-21

TRAILER
CRITICA
"II nuovo regista Adam Wingard nemmeno prova a far passare per altro un banalissimo film di paura" (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 22 settembre 2016)

"Pecunia non olet. Archiviato l'Odorama, troppi film oggi confidano in quest'assunto: su tutti, i sequel. Poteva esimersi dal darsi un seguito 'The Blair Witch Project', che a fronte del microscopico budget di 60 mila dollari incassò oltre 248 milioni in tutto il mondo nel 1999? Certo che no, ed ecco 'Blair Witch', diretto in deficit d'attenzione dal Carneade Adam Wingard. (...) Comunque, se 17 anni (...) vi sembrano troppi, è il minore dei problemi. Tecnologia (videocamere auricolari, droni) imperante, rumori pout-pourri, montaggio cialtrone e una sola certezza: una tenda gialla vi seppellirà. Insulso." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 22 settembre 2016)

"(...) 'The Blair Witch Project' impressionò il mondo con un'anima horror primordiale dove si tornava ad aver paura del buio, il mostro non si vedeva e il fuori campo era più pauroso di ciò che veniva inquadrato. Il giovane Wingard omaggia quel primo capitolo (momento di culto: Heather Donahue registra uno straziante addio in forma di videoconfessione) aggiornandolo ai nostri tempi, aggiungendo qualche effetto più truculento (c'è un impressionante piede in cancrena) e con un finale adrenalinico in grado di esaltare i fan e conquistare nuovi adepti. A sedici anni dal secondo episodio della saga (qui ignorato del tutto), 'Blair Witch' torna a far volare la strega. Piuttosto in alto." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 settembre 2016)

"Piacerà anche a chi non amò il film del 1999. Che era sinceramente un bidone. Un horror di budget minimo truccato da documentario. Questo almeno gioca a carte scoperte. E un'onesta fiction magari prevedibile negli sviluppi e nella conclusione, però ben condotta, con una suspense che cresce cresce e mai non vien giù." (Giorgio Carbone, 'Libero', 22 settembre 2016)

"Stratosferica bufala horror, ottantacinque minuti di finti spaventi e urla agghiaccianti, dove non accade mai niente. Inutile replica dell'altrettanto delirante 'Blair Witch Project' del 1999. (...) La videocamera traballa di continuo, quasi come la sceneggiatura. E in platea il mal di mare è tutt'uno con la rabbia." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 22 settembre 2016)