TRE PUNTO SEI

ITALIA 2002
Tre punto sei è la formula dell'eroina che ha trasformato il quartiere multietnico di San Salvario nel centro di Torino in una polveriera sempre sul punto di esplodere. La malavita organizzata controlla prostituzione e spaccio di droga e governa la vita degli abitanti le cui vicende si intrecciano. Silvio e Dante, amici per la pelle fin dall'infanzia, uno poliziotto corrotto, l'altro malavitoso, continuano a fare affari insieme finchè saranno divisi dall'amore per la stessa donna.
SCHEDA FILM

Regia: Nicola Rondolino

Attori: Valerio Binasco - Salvo, Marco Giallini - Dante, Stefania Orsola Garello - Nana', Petra Faksova - Luna, Michele Nani - Capo Commissione, Cosimo Cinieri - Montecarlo, Hedi Krissaane - Lufti, Cristiano Campus - Kamal, Renzo Bergero - Grimaldi, Fathy Ebraim Elgharbawy - Amid, Maconda Dezardelle - Pascal

Soggetto: Nicola Rondolino, Luca Aimeri

Sceneggiatura: Nicola Rondolino, Luca Aimeri

Fotografia: Gogò Bianchi

Musiche: Giuseppe Napoli

Montaggio: Valentina Girodo

Scenografia: Valentina Ferroni

Costumi: Patrizia Ciarano

Durata: 90

Colore: C

Genere: NOIR

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: JOHN CESARONI PER LARES VIDEO SRL

Distribuzione: SHARADA (2003)

Data uscita: 2003-06-13

NOTE
REVISIONE MINISTERO: MARZO - APRILE 2003.
CRITICA
"Esordio di Nicola Rondolino, 35 anni, 'Tre punto sei' (la formula dell'eroina) è un insolito ed amaro noir italiano girato all'americana, debole nel racconto ma con immagini notevoli (l'inizio-fine) e un buon cast (Valerio Binasco, Roberto Giallini, Cosimo Cinieri, Stefania Orsola Garello...). Più vita, meno cinema, e sarebbe anche un bel film". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 27 giugno 2003)

"Nicola Rondolino esordisce nel lungometraggio dopo alcuni corti e vari video. L'impresa, dal punto di vista della struttura, non gli è riuscita bene. I due personaggi principali hanno psicologie poco sfumate, con reazioni in cui, privilegiando il sospeso, si nuoce alla chiarezza. (...) Meritano invece attenzione i modi della regia che, pur alle prese con una materia spesso faticosa da accostarsi, la riveste di immagini in cui le tensioni, le angosce di destini alla deriva hanno un solido rilievo visivo. Quasi a ricordarsi con accenti colti un certo cinema francese su temi analoghi. Vi rimandano anche i protagonisti, Marco Giallini e Valerio Binasco, con maschere anni Trenta". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 18 luglio 2003)