Aida degli alberi

ITALIA 2001
TRAMA CORTA
Ad Arborea, regno della grande foresta, un popolo pacifico ha costruito le sue case di legno. Ma l'armonia è spesso turbata dalle scorrerie violente dei soldati di Petra alla continua ricerca di schiavi. Quando Radames il temerario figlio del generale dell'esercito di Petra s'innamora di Aida, la coraggiosa figlia del re di Arborea, cerca di impedire il conflitto tra i due popoli. Nella lotta cruenta sono coinvolti Kak, figlio del gran sacerdote e compagno di giochi di Radames, la principessina Amneris e suo padre, Diaspron re di Petra. Amonasro, re di Arborea, Moud saggio generale di Petra e padre di Radames, il goloso coccodrillo Raz, il piccolo Gok, figlio di Goa, Kanak, dromedario spaccone destriero di Radames. Il conflitto tra il mondo naturale di Arborea e il mondo tecnologico di Petra mette in evidenza la necessità di uno sviluppo sostenibile dove tecnologia e ambiente si accordano grazie alla solidarietà e all'amore.

TRAMA LUNGA
Ad Arborea, regno della grande foresta, un popolo pacifico ha costruito sugli alberi le proprie case di legno. Ma l'armonia del regno è interrotta sempre più spesso dalle scorrerie dei soldati di Petra alla continua ricerca di nuovi schiavi. A Petra c'è bisogno di uomini per tirare su costruzioni di dura roccia sempre più alte e aggressive. Sulla città incombe il tempio di Satam, il dio della guerra. Suo devoto è Ramfis, gran sacerdote impegnato a escogitare piani per far trionfare il male. I soldati di Petra tornano da Arborea con molti prigionieri, tra cui anche Aida, figlia del re Amonasro. Radames, figlio del generale dell'esercito di Petra, si innamora di Aida e cerca di ottenere la libertà dei prigionieri. Tutto ciò scatena la gelosia della principessina Amneris, che voleva sposare Radames. Mentre Ramfis spinge il goffo figlio Kak a farsi avanti per proporsi come marito di Amneris, la battaglia tra le due città torna ad infuriare cruenta. Aida riesce a far fuggire il padre. Poco dopo Radames è condannato a morte. Ma mentre sono nel ventre di Satam e tutto sembra perso, Aida e Radames si baciano. E' l'inizio della riscossa del bene, che dopo altri duri scontri sconfigge Satam e il male. Petra scompare e la pace torna ad Arborea, Ramfis trova lavoro come giardiniere.
SCHEDA FILM

Regia: Guido Manuli

Soggetto: Umberto Marino, Guido Manuli

Sceneggiatura: Umberto Marino, Guido Manuli

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Michele Buri

Durata: 74

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Produzione: LANTERNA MAGICA /AIDA LTD PER MEDUSA FILM, IN COLLABORAZIONE CON TELE+

Distribuzione: MEDUSA - DVD MEDUSA (2002)

Data uscita: 2001-12-21

TRAILER
NOTE
- LA VOCE DI RAMFIS E' DI MASSIMO LOPEZ, MENTRE ENZO IACHETTI DONA LA SUA A KAK;

- NELLE CANZONI INTERPRETATE DAI PERSONAGGI, LA VOCE DI AIDA E' DI FILIPPA GIORDANO, RADAMES E' PEPPE SERVILLO, MENTRE AMNERIS E' HELENA.

- LA REALIZZAZIONE DI 'AIDA DEGLI ALBERI' HA RICHIESTO TRE ANNI DI LAVORO E 268 COLLABORATORI TRA ARTISTI, ANIMATORI E TECNICI.
CRITICA
"Dentro il film, colorato e vagamente barbarico, c'è un po' di tutto - fin troppo - dai mostri agli animaletti strappabaci, incluse le musiche di Ennio Morricone e le scenografie di Victor Togliani. Come i colleghi della Disney anche Manuli mischia l'animazione a due dimensioni con quella tridimensionale e i risultati sono altrettanto discutibili". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 22 dicembre 2001)

"Malgrado idee, talenti, ambizioni, 'Aida degli alberi', il cartoon di Guido Manuli sceneggiato come 'Momo' da Umberto Marino, non convince e non appassiona. Come i suoi elefanti misteriosamente senza proboscide. Molti cartoons per bambini parlano anche agli adulti. Ma non è detto che riesca sempre". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 21 dicembre 2001)

"La storia è molto complicata e la sceneggiatura di Manuli - Marino non contribuisce a semplificarla, ammesso che sia possibile, a discapito delle capacità elementari dei bimbi, ma invece a favore dell'intelligenza più combinatoria dei ragazzini d'oggi. Il finale galoppa con tagli imbarazzanti come se a un certo punto della produzione fossero finiti i fondi (...) Le musiche, belle e sofisticate, sfogano la cultura novecentista di Morricone, che allarga i suoi confini tradizionali". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 21 dicembre 2001)

"Nella pellicola il messaggio pacifista appare stemperato in un contesto narrativo un po' confuso. E più che i vari personaggi, dal disegno poco convincente, risultano suggestive le scenografie che riescono a creare un affascinante quadro metastorico. Nell'insieme 'Aida degli alberi' risulta comunque un prodotto di rispettabile qualità, che conferma il buon livello raggiunto dall'animazione nel nostro paese. Ora si tratta di vedere se piacerà ai bambini, suoi naturali destinatari". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 20 dicembre 2001)