Legami!

¡Átame!

SPAGNA 1990
Dopo essere stato dimesso dal manicomio, solo al mondo, con un'infanzia triste e un'adolescenza tormentata alle spalle, Ricky piomba sul set di un film del terrore dove la protagonista, Marina, sta girando la scena finale sotto gli occhi ammirati del regista, Massimo, settantenne paralizzato, da sempre innamorato di lei. Ad osservare la scena c'è tutta la troupe e Lola, sorella di Marina, abile donna d'affari. Ricky cerca di avvicinare Marina ma non vi riesce ed allora la segue a casa e con la forza entra nell'appartamento. Il giovane inizia a picchiare la ragazza, che vorrebbe chiedere aiuto, la immobilizza e le spiega che la ama da tempo e vuole che lei lo ricambi, impari a volergli bene, si decida a sposarlo e a dargli dei figli. Marina è sconvolta, quell'uomo la terrorizza e la intenerisce nello stesso tempo. Lui, per farle piacere, le procura della droga portandola da Berta, una dottoressa senza scrupoli, affrontando anche la violenza di alcuni spacciatori e le insolenze di una cinica farmacista. Pian piano Marina, nonostante il sequestro e le minacce da parte di Ricky, incomincia a provare per lui attrazione, finché alla fine, gli cede e i due si abbandonano ad un abbraccio senza fine. Intanto Lola, il vecchio regista Massimo, gli altri membri della troupe sono preoccupati per la scomparsa improvvisa di Marina ma, per un caso fortuito, Lola riesce a scoprire dove è nascosta la sorella e la libera approfittando dell'assenza di Ricky. Ma ormai Marina è innamorata di lui, non vuole abbandonarlo al suo destino ed insieme a Lola va dal giovane e lo convince a seguirla e ad iniziare insieme una vita nuova e felice.
SCHEDA FILM

Regia: Pedro Almodóvar

Attori: Victoria Abril - Marina Osorio, Antonio Banderas - Ricky, Loles León - Lola, Julieta Serrano - Alma, Francisca Pajuelo - Figlia di Lola, Pedro Losada - Gitano giovane, Rodolfo Montero - Guardia giurata, Agustín Almodóvar - Farmacista, Almudena Gracia - Infermiera, María Barranco - Berta, Montse G. Romeu - Giornalista, Miguel García (II) - Gitano Anziano, Concha Rabal - Farmacista, Alberto Fernández de Rosa - Produttore, José María Tasso, Angelina Llongueras - Montatrice, Manuel Bandera, Virginia Díez, Juana Cordero, Francisca Caballero - Madre di Marina, Carlos García Cambero - Fratello di Lola, Alito Rodgers, Tamaki , Francisco Rabal - Máximo Esperjo, Rossy de Palma - Ragazza con moto, Lola Cardona - Direttrice ospedale psichiatrico, Oswaldo Delgado - Fantasma, Víctor Coyote - Fratello di Lola, Emiliano Redondo - Decoratore

Soggetto: Pedro Almodóvar

Sceneggiatura: Pedro Almodóvar, Beringola Yuyi

Fotografia: José Luis Alcaine

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: José Salcedo

Scenografia: Esther García

Costumi: José María De Cossío, Perís Hermanos

Effetti: Reyes Abades

Altri titoli:

Tie Me Up! Tie Me Down!

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85), PANORAMICA - EASTMANCOLOR

Produzione: AUGUSTIN ALMODOVAR PER EL DESEO S.A.

Distribuzione: ACADEMY PICTURES - DOMOVIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO 1990.
CRITICA
"Storia d'amore mimetizzata, in altalena a melodramma, ammirabile per lo spessore e la credibilità dei personaggi l'umore beffardo delle scene erotiche. Diseguale e effervescente." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette')

"Almodóvar il trasgressore colpisce ancora. Ma, seguendo la regola aurea secondo la quale chi trasgredisce sempre finisce col non trasgredire più niente, il suo film è una storia che, dietro l'apparenza dell'eccesso, nasconde una sostanza prevedibile e convenzionale. Un film inutilmente ben realizzato." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')

"E' un film sciatto pieno di situazioni scabrose e personaggi completamente negativi ed amorali. Nonostante la buona interpretazione degli attori e una musica apprezzabile, non si riesce a capire il senso della presenza di tante immagini sacre negli ambienti nel corso di un film in cui trionfano l'erotismo più esasperato, la corruzione più profonda e le sgradevolezze più spinte. Sembra quasi una sorta di dissacrazione volutamente provocatoria ed offensiva. ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 109, 1990)