Un bellissimo novembre

FRANCIA 1968
Il giovane Nino, diciassettenne, si sente abbandonato e incompreso, e solo il fascino di Cettina, sorella della madre, risveglia in lui la vitalità propria dell'uomo: il desiderio. La donna, sposata a Biagio, si diverte e si turba per l'amore ardente di Nino, che risveglia in lei nel tempo stesso l'insoddisfatto istinto materno. Infatti Cettina, che non ha figli, si sente isolata e la monotona e ipocrita vita di provincia è per lei un lento suicidio. Si intreccia così una relazione tra i due, ma quando la donna, per la quale Nino è stato soltanto un "amore" come tanti, accetta la corte di Sasà, socio del marito, il giovane si sente sopraffatto dal dolore e dalla gelosia. Poco dopo Nino accetta la realtà e, convolato a nozze con la cugina Giulietta, dà appuntamento a Cettina per i giorni successivi.
SCHEDA FILM

Regia: Mauro Bolognini

Attori: Gina Lollobrigida - Cettina, André Lawrence - Sasà, Gabriele Ferzetti - Biagio, Paolo Turco - Nino, Danielle Godet - Elisa, Margarita Lozano - Amalia, Isabella Savona - Giulietta, Jean Maucorps - Mimì, Corrado Gaipa - Alfio, Ettore Ribotta - Concetto, Grazia Di Marzà - Assunta, Ileana Rigano - Rosaria, Pasquale Fortunato - Umberto, Franco Abbina - Enzo, Maria Rosa Amato, Maria Di Benedetto, Amalia Troiani, Giuseppe Naso, Vanni Castellani

Soggetto: Ercole Patti - romanzo

Sceneggiatura: Lucia Drudi Demby, Antonio Altoviti, Henry Waughan

Fotografia: Armando Nannuzzi

Musiche: Ennio Morricone

Montaggio: Roberto Perpignani

Scenografia: Vanni Castellani

Costumi: Cesare Rovatti

Altri titoli:

Ce merveilleux automne

Ein heißer November

Durata: 91

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.66)- EASTMANCOLOR

Tratto da: romanzo omonimo di Ercole Patti (ed. Bompiani)

Produzione: ADELPHIA COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA (ROMA), LES ARTISTES ASSOCIES (PARIGI)

Distribuzione: DEAR FILM

NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 5 MARZO 2008 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"E' un tentativo mal riuscito, per grossolanità e monotonia dei mezzi espressivi, di rappresentare il dramma di un adolescente al suo prim oamore". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 66, 1969)