Anche a Roma,  come al Festival di Venezia, sarà ricostruita un'osmiza, una sorta di osteria a conduzione familiare, tipica del Friuli Venezia Giulia. L'ozmiza, principale luogo di aggregazione nella cultura locale e cuore del film Zoran, il mio nipote scemo – vincitore del Premio del Pubblico della Settimana della Critica, e nelle sale da giovedì 31 ottobre - avrà la sua sede al Circolo degli Artisti in via Casilina Vecchia 42, a partire da domani 30 ottobre e sarà aperta dalle 18 alle 22. Ai primi ospiti che si presenteranno verranno offerte uova sode e vino, fino ad esaurimento delle scorte giornaliere.L'Ozmiza sarà attiva fino a sabato 2 novembre, quando si chiuderà con una serata di musica dei Sacri Cuori, autori della colonna sonora del film, le cui musiche sono da loro stessi definite “folklori apolidi, blues galleggianti senza fissa dimora, twang zoppicante degno delle peggiori bettole di provincia”. Per tutta la durata del Festival di Venezia, Casa Zoran è stato il luogo di ritrovo per gli amanti del buon vino, del buon cibo e del buon cinema... Migliaia di persone hanno animato il luogo cha ha riproposto l'antica tradizione dell'Osmiza, che risale ai tempi dell'impero austro-ungarico, quando l'imperatore Giuseppe II nel 1784 concesse ai contadini la vendita diretta di alcuni prodotti propri, per il periodo di otto giorni. Il film è ambientato nel regno delle Osmize, le frasche friulane, una sorta di osteria a conduzione familiare dove si trovano solo prodotti realizzati in casa: vino, grappa, formaggi e salumi. "Nella cultura rurale della mia regione l'osmiza è il luogo principale di aggregazione, più del bar, perché somiglia a una casa", dichiara Giuseppe Battiston, protagonista del film. E Casa Zoran ora arriva a Roma, per poi andare anche in altre città d'Italia. Del resto, il personaggio ‘occulto' del film Zoran, è senza dubbio il vino. Che scorre generoso nell'osteria di Gustino (Teco Celio), in un piccolo paese vicino a Gorizia, ai confini con la Slovenia, dove Paolo (Giuseppe Battiston) passa le sue giornate, tutte un po' uguali a se stesse, e dove l'alcol è un collante tra le persone che vi si ritrovano. Ma le cose cambiano con l'entrata in scena di Zoran (Rok Prašnikar), un ragazzino lasciatogli in “eredità” da una lontana parente slovena, che parla in modo strano e sembra anche un po' ritardato. Quel che a prima vista sembra l'ennesima sfiga, si rivelerà essere la fortuna di Paolo: Zoran è imbattibile nel gioco delle freccette. Grazie a lui Paolo comincia a pensare di poter fare centro nella sua vita... (per questo a Casa Zoran si giocherà molto a freccette!).Zoran, il mio nipote scemo è diretto da Matteo Oleotto, interpretato da Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prašnikar, Roberto Citran, con la partecipazione straordinaria di Sylvain Chomet. Prodotto da Igor Prinčič, è una coproduzione italo-slovena Transmedia – Staragara, con il supporto di Eurimages, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission e con il contributo del fondo regionale per l'audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, è distribuito dalla Tucker Film. Il film è riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per il cinema (MiBAC) e dallo Slovenski Filmski Center Javna Agen Cija Viba Film.