(Cinematografo.it/Adnkronos) - Il regista polacco Krzysztof Zanussi porta in concorso al Lido Persona non grata, dove dirige un cast di grandissimi attori in una storia che unisce l'intrigo internazionale alla dimensione esistenziale del sospetto. La storia è quella di Witkor (Zbigniew Zapasiewicz), ambasciatore polacco in Uruguay che, dopo essere rimasto vedovo dell'amatissima moglie Melena, sprofonda in un turbine di dubbi e sospetti che coinvolgono tanto il suo lavoro (in ballo c'è un grande affare internazionale) quanto la sua sfera privata (il timore è che la moglie in passato l'abbia tradito con l'affascinante amico Oleg, interpretato dall'attore e regista Nikita Mikhalkov). Una ossessione da cui il protagonista uscirà solo quando dipanerà tutte le incertezze e avrà l'assicurazione che la moglie non l'ha mai tradito. "Mi sembrava importante - spiega Zanussi - fare un film che indagasse la dimensione esistenziale e pubblica del sospetto. Perché la mancanza del sospetto è una ingenuità che persino negli animali conduce alla non sopravvivenza. Eppoi mi piaceva ambientare questa storia nel mondo della diplomazia perché questo ha una grande influenza sulle nostre vite e perché lo conosco bene, avendo lavorando per il governo polacco in tante situazioni", spiega il regista. Nel cast, oltre a Mikhalkov c'è un altro regista che recita, Jerzy Stuhr, che il 7 settembre riceverà il premio Bresson dell'Ente dello Spettacolo. Il personaggio interpretato da Mikhalkov, Oleg, vecchio amico del protagonista, è diventato il viceministro degli esteri russo ed il film diventa anche il modo di indagare sui rapporti tra Russia e Polonia e sul mondo politico dei due Paesi: "Purtroppo i politici di oggi sono spesso molto ignoranti. Io credo che quello che sta succedendo nel mondo, dall'Iraq alla Cecenia, potrebbe essere gestito in maniera molto diversa se i politici conoscessero e rispettassero le culture con cui di volta in volta hanno a che fare". Se qualcuno fa notare che l'immagine degli italiani, tra vendita di armi e costumi discutibili, non ne esce benissimo, Zanussi replica: "Ma è vero che gli italiani sono grandi esportatori di armi. I vostri elicotteri (nel film c'è in ballo una grande fornitura di armamenti) si vendono benissimo anche se sono un po' cari. E poi mi affascina il carattere degli italiani. Sono tutti un po' Macchiavelli. Si è sempre disarmati di fronte alla grande umanità degli italiani ma in realta' sono avversari determinati, molto temibili in certe situazioni?".