“È un progetto nato per caso come alcune canzoni che arrivano quando meno te le aspetti". A parlare è Federico Zampaglione alla presentazione del suo nuovo film dal titolo Morrison (club musicale sul Tevere), nelle sale dal 20 maggio distribuito da Vision Distribution.

Liberamente tratto dal suo romanzo Dove tutto è a metà, scritto insieme a Giacomo Gensini e pubblicato da Mondadori, il quarto film del frontman dei Tiromancino non è un horror, genere fino ad ora da lui prediletto (Nero bifamiliareShadowTulpa), ma parla di musica.

Al centro vi sono il giovane Lodo, interpretato da Lorenzo Zurzolo (BabySotto il sole di Riccione) e la sua band e Libero, un ex rockstar in cerca del grande rilancio, interpretato da Giovanni Calcagno (Il primo NataleIl traditore). Nel cast anche Carlotta Antonelli, Giglia Marra, Riccardo De Filippis e Adamo Dionisi.

"A differenza dell'horror qui c'è un po' della mia vita grazie a questa atmosfera legata alla musica con i suoi fumi e i suoi colori- dice Zampaglione-. Ma le vicende sono quelle umane, dagli innamoramenti alle delusioni. Di musica ne ho fatta tanta. Ho avuto momenti di grande successo e momenti di buio totale. Ovviamente se stai sotto i riflettori questi momenti sono amplificati. Con questi ragazzi ho rivissuto l'energia scoppiettante e incontrollabile della giovane rock band. È un lavoro che mi ha riportato indietro nel tempo. C'è anche un po' del mio vissuto dal punto di vista sentimentale".

Morrison
Morrison
Morrison
Morrison

Protagonisti sono appunto il giovane Lorenzo Zurzolo, scelto dal regista per il suo "sguardo sospeso tra le nuvole, dal quale trapelano le insicurezze", e Giovanni Calcagno.

Zampaglione li ha in qualche modo educati alla musica. "Ho portato in radio Lorenzo e gli ho regalato una chitarra perché non sapeva suonare- racconta-. Gli ho detto di suonarla perché gli strumenti, come le persone, non possono stare soli. Io non volevo che le canzoni fossero in playback perché sarebbe stato un effetto posticcio. Per fortuna lui ha scritto Solo Solo, un brano un po' indie nel quale non serve una voce stratosferica e lo ha potuto cantare in prima persona". Anche Calcagno canta la canzone Di sale e di fuoco, cavallo di battaglia del suo personaggio, e suona la chitarra e il piano.

"Da autodidatta ho provato a strimpellare qualche accordo con la chitarra che mi aveva regalato Zampaglione. Mi sono molto appassionato e penso che continuerò a suonare. E poi ho fatto una full immersion di musica rock prima del film", dice Lorenzo Zurzolo. E Calcagno: "Quattro mesi fa ho iniziato a suonare il piano. Credo che la colpa sia di Federico Zampaglione. Il mio personaggio impersona il sapore bruciante del fallimento, di chi tocca il fondo".

C'è molto dell'autobiografia di Zampaglione in questo film. "Ho attinto dalla mia esperienza nei Tiromancino. I discorsi della band, il fonico sordo che ti distruggeva il concerto, come quello del locale che ti dice che puoi suonare solo se porti gente, sono tutte cose vere. Non ho mai fatto musica spinto dal successo, perché questo è imprevedibile. Ho iniziato facendo blues e suonando la chitarra. Qui viene fuori la passione per la musica, non il successo. È  un film che parla del ritrovare se stessi".

Tra le guest star musicali del film anche Ermal Meta e Alessandra Amoroso. "Alessandra è l'artista femminile che mi piace di più in questo momento. È istintiva, genuina e umile. Si è messa alla prova come attrice, ce l'ha messa tutta ed è risultata molto naturale. Con Ermal la cosa più difficile è stata concentrarci per non ridere perché abbiamo un rapporto molto giocoso. È bello che dei colleghi hanno accettato in modo amichevole di partecipare perché c'è un po' di musica in questa riapertura".