Morgan Freeman, Ben Kingsley, Josh Hartnett, Bruce Willis, Lucy Liu e Stanley Tucci. Cosa può spingere tante stelle del cinema a interpretare un noir indipendente per di più diretto da uno scozzese off Hollywood? "Tanti soldi o un'ottima sceneggiatura. E noi di soldi ne avevamo pochi" risponde il regista Paul McGuigan, oggi a Roma per presentare Slevin, film che rende un involontario omaggio ai I soliti sospetti e in uscita nelle sale italiane il 25 agosto distribuito dalla Moviemax in circa 300 copie. "Non è stato difficile convincerli a far parte del progetto" continua McGuigan al suo quarto lungometraggio dopo The Acid House, Gangster N° 1, The Reckoning e Appuntamento a Wicker Park (distribuito solo in homevideo). "Sono venuti perché avevano voglia di divertirsi e poi in America i bravi attori sono sempre in cerca di buoni film. E' stato Willis a chiedermi di lavorare insieme, dopo aver visto Gangster N° 1". Sceneggiato dall'esordiente Jason Smilovic, Slevin è ambientato a New York e prende il titolo dal nome del suo protagonista (Hartnett), un giovane che per uno scambio di identità viene coinvolto nella faida che contrappone due gangster: Il Boss (Freeman) e Il Rabbino (Kingsley). Tenuto sotto tiro dal killer professionista Goodkat (un inedito Willis) e dal detective Brikowski (Tucci), Slevin viene inoltre coinvolto dalla sua vicina di casa (Lucy Liu) in un'indagine degna del Tenente Colombo: tentare di scoprire che fine ha fatto il suo amico Nick, scomparso misteriosamente. "Negli Usa la gente si prende troppo sul serio, per questo ci siamo divertiti molto a giocare con gli stereotipi - ha continuato il regista - sui neri, sugli ebrei, sui gay. Abbiamo trattato tutti senza il minimo rispetto". McGuigan ha poi annunciato che sarà Paul Bettany a interpretare il ruolo del protagonista nel suo prossimo film, Four Knights le cui riprese inizieranno il prossimo ottobre: "E' ambientato nel 1170 e Bettany (al terzo film con lui, n.d.r.) avrà la parte di Enrico II".