“Il mio primo amore è stato il cinema, non la musica. Da ragazzino volevo fare il regista e giravo cortometraggi in super 8 con lo pseudonimo Kronos Lindt”. Così si presenta Marco Werba, compositore di musiche per film e vincitore del premio colonna sonora-opera prima per l'Ente dello Spettacolo (1989) con il film Zoo di Cristina Comencini.
“Dopo aver visto La fuga di Logan di Michael Anderson con le musiche di Jerry Goldsmith mi resi conto della potenzialità della musica applicata alle immagini e decisi di fare il compositore, anche se è  un lavoro dietro le quinte, spesso sottovalutato e non riconosciuto”.
Segue a New York un corso di composizione e orchestrazione per musiche da film e si forma a livello internazionale (Roma, New York, Francia).  Jerry Goldsmith rimane il suo punto di riferimento, mentre tra gli italiani adora Nino Rota, Ennio Morricone e Mario Nascimbene, “ha rivoluzionato la musica da film, è all'avanguardia e sperimentale”.
Vincitore del Fantasy & Horror Award di Orvieto per le musiche del film Giallo di Dario Argento: “Un classico thriller, Argento torna agli esordi del suo cinema. Purtroppo non credo che uscirà nelle sale, ma dovrebbe uscire tra pochi mesi in home video”.
La musica è “raffinata, elegante, non troppo moderna, sullo stile hitchcockiano”, dice Werba, che ha fatto una vera “corsa ad ostacoli” per scrivere, comporre, orchestrare tutte le musiche in meno di un mese all'insegna della sua prima collaborazione con Argento, iniziata per caso grazie anche al produttore americano Richard Rionda.
Werba sarà ospite del Fantafestival a Roma, dove suonerà al pianoforte le musiche di Giallo e anticipa il suo prossimo lavoro: un thriller girato ad Orvieto, Vexations di Ugo Frosi.