(Cinematografo.it/Adnkronos) - In una stanza dell'Hotel Beverly Hilton di Los Angeles si è spenta, a soli 48 anni e in circostanze ancora da chiarire, Whitney Houston, leggendaria regina pop americana conosciuta in tutto il mondo come "The Voice". Figlia d'arte, una bellezza mozza fiato e grande talento. Soli 7 album registrati dal 1985 al 2009 e più di 170 milioni di copie vendute. Eppure - come lei stessa ha pubblicamente ammesso - da anni lottava con alcol e droghe. Un problema che forse spiegherebbe la sua morte prematura dal momento che, secondo la polizia di Beverly Hills, sul luogo del decesso non sono stati individuati "segni evidenti di dolo".
L'Italia ricorda la sua memorabile performance nel 1986, al Festival di Sanremo, quando dopo aver conquistato il pubblico dell'Ariston con la canzone All at once fu salutata con una lunghissima standing ovation. L'ultima sua apparizione televisiva italiana fu nel 2009, ospite della terza edizione di X Factor, dove presentò' la sua Million Dollar Baby. Ma era già un'altra Whitney, provata dalle sofferenze personali - la fine del suo burrascoso matrimonio con il cantante Bobby Brown - e dalle terapie per uscire dalla tossicodipendenza.
L'ultimo album (I look to you) tuttavia, era bastato per far sperare in un possibile ritorno della grande stella del Pop. E forse "The Voice" stava veramente cercando di risalire la china: Whitney - riferisce Cnn - è morta alla vigilia dell'annuale Grammy Awards, al Staples Center di Los Angeles, e si era esibita giovedì scorso, in una serata di prova del più grande evento musicale americano. Inoltre ad agosto sarebbe uscito in tutti gli Usa un nuovo film, Sparkle, con la cantante nel ruolo di protagonista.
Figlia della cantante gospel Cissy, prediletta della grande Aretha Franklin e cugina dell'altrettanto celebre Dionne Warwick, Whitney Houston sale presto alla ribalta per le sue straordinarie qualità canore tipicamente rithm&blues.
A ricordarla per molto tempo ancora saranno senz'altro alcuni suoi brani di successo, capaci di emozionare il pubblico più delle sue apparizioni cinematografiche: Saving all my love for you, How will I know, The greatest love of all. Il suo album The Bodyguard del 1992, colonna sonora del film in cui recitò a fianco di Kevin Costner, entra nelle Top Ten mondiali degli album più venduti di tutti i tempi. Dopo Micheal Jackson, il mondo della musica americana è di nuovo in lutto per l'addio di un'altra indimenticabile stella.