Resistere, resistere, resistere. Weekend al cinema uguale contropotere, se anche la deliziosa incursione in stop-motion di Wes Anderson - per la prima volta alle prese con l'animazione - si colora di politica: in Fantastic Mr. Fox, un gruppo di simpatici animaletti, capeggiati da una volpe ingegnosa, si organizza per dare scacco matto agli odiosissimi esseri umani che vorrebbero stanarli e fargli la pelle. Più o meno quello che accade ai protagonisti de I gatti persiani di Ghobadi, la cui libertà di esprimersi è vietata nell'Iran di Khamenei come i felini del titolo, l'alcol, le feste, e la musica underground. Che continua a suonare però la sua rabbia implosa nel film che si è aggiudicato un Premio Speciale Un Certain Regard al 62mo Festival di Cannes (2009). La storia - ci dice la didascalia d'apertura - è vera e racconta di una coppia di musicisti che vorrebbe visto e passaporto per l'Europa dove esibirsi e farsi conoscere.
Prison-movie dal messaggio scopertamento politico è anche lo spagnolo Cella 211 di Daniel Monzón, che gioca sui confini - spaziali e morali - che separano guardie e ladri, buoni e cattivi. Torna il grande Todd Solondz, ed ogni suo film è per antonomasia un'opera di resistenza. In Perdona e dimentica il più corrosivo dei filmaker americani riprende i personaggi di Happiness, ma ne cambia gli interpreti. Perché oltre lo scandalo e il mostruoso - marchio di fabbrica del suo cinema - la storia di Perdona e dimentica è, come da titolo, la più universale possibile. America, guerra e dolore in Oltre le regole - The Messenger dell'israeliano Oren Moverman. Infine il puro entertainment: il mitologico (e in 3D) Scontro tra Titani - protagonista Sam Worthington, già Avatar per Cameron - e la commedia sentimentale From Paris With Love, con Kasia Smutniak in duetto con John Travolta e Jonathan Rhys-Meyers.