Martiri pagani, città assediate, malati incurabili. C'è poco da stare allegri con le novità in arrivo nel weekend, eccezion fatta per l'unica commedia in uscita, Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo, tornata al cinema otto anni dopo L'inverno per raccontare i roccamboleschi preparativi di nozze tra una giovane erede di un'azienda vinicola fiorentina e il rampante Alessandro: la donna, a un mese dal matrimonio, vola altrove per delegare tutto - dalle bomboniere alla lista nozze - alla sorella maggiore Nanà, una libraia sfortunata in amore e ostile al futuro cognato. Con Margherita Buy e Fabio Volo.
Arriva un anno dopo il suo passaggio a Cannes L'Agora di Amenabar, che ricostruisce fatti e misfatti che portarono al brutale assassinio di Ipazia, filosofa e scienziata del IV secolo d.C., direttrice della Biblioteca di Alessandria d'Egitto ed esponente di spicco della corrente neoplatonica pagana. Attorno a lei e alla sua scuola nacque la futura classe dirigente delle provincie africane dell'Impero, che ebbe nel prefetto Oreste il suo uomo di punta. Proprio i conflitti di potere tra Oreste e il vescovo della città, Cirillo, segneranno il destino di Ipazia, uccisa da Parabolani, un gruppo fondamentalista cristiano al soldo del vescovo e incaricato di tutelare la morale pubblica. Nel ruolo di Ipazia Rachel Weisz.
Dall'America arriva poi l'horror politico La città verrà distrutta all'alba, remake dell'omonimo film di Romero (1973), ambientato in una cittadina di provincia dove scoppia un'epidemia di follia. C'è lo zampino del governo stelle e striscie. Drammone ospedaliere, infine, è Misure strordinarie, dove il papà straziato Harrison Ford è in cerca di una cura per i due figlioletti affetti da una malattia genetica estremamente rara. Guarigione incerta, ma lacrime assicurate.