Se vivessimo In un mondo migliore il film della Bier andrebbe distribuito ovunque. Uscirà invece in sole dieci sale (di cui 3 a Roma), ma va comunque detto grazie alla Teodora - che promette di aumentare le copie nelle prossime settimane - per aver portato in Italia questo bel dramma che ha già vinto a Roma il Gran Premio della Giuria e quello del Pubblico, è stato comprato in 50 paesi e rappresenterà la Danimarca ai futuri Oscar di febbraio. Il tutto, va detto, meritatamente. La storia: Anton, medico che opera in un campo profughi in Africa, è costretto ogni giorno a fare i conti con violenze e ingiustizie. Nel frattempo, in un'apparentemente tranquilla cittadina danese, suo figlio Elias, bersaglio facile dei nulletti della scuola, si lega in un'intensa ma rischiosa amicizia con Christian, un suo coetaneo da poco arrivato da Londra, arrabbiato con la vita e con il padre dopo la morte della madre. Era al Festival di Torino invece I due Presidenti di Richard Loncraine, nato come prodotto televisivo dalla HBO e autentica rivelazione all'ultimo Festival di Torino dove è stato presentato Fuori Concorso. Interessante scavo tra intermezzi privati e rappresentazioni pubbliche del legame che unì Bill Clinton a Tony Blair, interpretati rispettivamente da Dennis Quaid e Michael Sheen. In sala anche RCL - Ridotte Capacità Lavorative, inchiesta di Paolo Rossi sullo stato della claasse operaia: nello specifico la fabbrica di Pomigliano d'Arco e l'inedito referendum interno dei dipendenti Fiat sulle nuove modalità contrattuali vincolate alla missione produttiva. Si ride con garbo nella commedia dei fratelli Duplas (quelli di Baghead), Cyrus, dove un depresso senza speranza (John C. Reilly) - sette anni dopo il divorzio, non è ancora riuscito ad accettare la separazione dalla moglie - ritrova la voglia di vivere dopo aver fatto la conoscenza di una donna straordinaria (Marisa Tomei): peccato che questa abbia anche un figlio obeso, cattivo e possessivo (Jonah Hill) che gliene combina di tutti i colori. Infine nei multisala UCI My Lai Four di Paolo Bertola (con musiche di Enrico Sabena), film tratto dall'omonimo libro di Seymur Hersh (premio Pulitzer 1970) che racconta la strage di My Lai durante la guerra del Vietnam.