I festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia hanno allungato il weekend al cinema. Molte delle novità in sala sono già uscite mercoledì, a partire dall'atteso Dylan Dog, adattamento stelle e strisce del celebre fumetto di Sclavi. Reato di lesa maestà se consideriamo la mole di tradimenti cui è stato sottoposto il comic Bonelli. L'indagatore dell'incubo - interpretato dal palestrato Brandon Routh - vive a New Orleans, è andato in pensione dal paranormale, si è perso per strada Groucho (rimpiazzato da un nuovo assistente: Marcus) e un po' della proverbiale flemma. Ritroverà ciononostante i mostri di sempre, qui addirittura collezione completa - vampiri, zombie e licantropi -, sperando di non perdere i fan. E a proposito di tradimenti, anche Shakespeare è servito: in sala Gnomeo & Giulietta, parodia animata della storia d'amore più famosa del teatro. E' un omaggio invece Amici miei...come tutto ebbe inizio, prequel ambientato nel '400 degli Amici di Monicelli. Regista di zingarate stavolta Neri Parenti, esecutori tra gli altri Christian De Sica, Giorgio Panariello e Paolo Hendel. Altra commedia, altra Italia, è quella messa in scena da Nessuno mi può giudicare, esordio alla regia di Massimiliano Bruno, con Paola Cortellesi e Raoul Bova alle prese con il Belpaese delle escort. Racconta a suo modo l'Italia anche il ready-made di Bellocchio Sorelle mai, nato dieci anni fa come progetto dei corsisti di "Fare cinema" e diventato alla fine film d'autore: il regista di Vincere sfoglia il suo personale album di famiglia e lo eleva a metafora del Tempo e della storia "privata" della nazione. Con Piergiorgio Bellocchio e Donatella Finocchiaro. Da attore a autore è invece il percorso compiuto dal francese Mathieu Amalric in Tournée, sul mondo del burlesque, così come di balli e pupe è fatto Street Dance 3D. Infine in Beyond di Pernilla August torna sotto vesti drammatiche Noomi Rapace, nota al pubblico di casa nostra per i tattoo e la cresta sfoggiati nella trilogia Millennium: dovrà vedersela ancora una volta con un torbido passato familiare.