Il film del weekend - da titolo - è The Next Three Days. Tre giorni, appunto, per rubare il primato al box office a Nessuno mi può giudicare e tre buoni motivi per credere nel successo al botteghino: il ritorno di Paul Haggis dietro la macchina da presa quattro anni dopo Nella valle di Elah; la presenza di una star del calibro di Russell Crowe; l'imponente numero di copie con cui Medusa lo circuiterà in sala: 450. Remake di un thriller francese di buona fattura (Pour elle, 2008), il film ruota attorno a un professore universitario che progetta di far evadere da un carcere di massima sicurezza la moglie accusata di omicidio. Sfidano la legge anche i "pirati del merito" di C'é chi dice no, commedia sociale firmata da Giambattista Avellino. Luca Argentero, Paola Cortellesi e Paolo Ruffini sono tre arrabbiatissimi personaggi in cerca di lavoro, rubato loro dai soliti raccomandati. L'affronto grida vendetta. E chissà se a gridare vendetta sarà anche il chiacchieratissimo film di Michelle "Dragomira" Bonev o piuttosto il pubblico che lo vedrà in sala: arriva Goodbye Mama, melò tutto al femminile, ambientato tra Bulgaria e Italia, dagli anni '60 ai 2000, protagoniste quattro donne, una casa di cura, un'eredità che fa gola e un passato che non passa. L'importante per la Bonev è che a non passare (inosservato) sia il suo film. Gioca di sponda tra l'est e l'Italia anche Rasputin di Louis Nero (con voce narrante di un altro Nero: Franco), biopic sul "Santo-Demonio" di Russia Grigorij Efimovič Rasputin, consigliere dell'ultimo Zar Nicola II e tra i personaggi più enigmatici e controversi del XX secolo. Il tutto servito dalla regia di uno dei più originali registi italiani.
Originalità che non fa difetto nemmeno al Ben Stiller protagonista dello Stravagante mondo di Greenberg di Baumbach, tanto da sfiorare l'imprevedibilità: Stiller è appena uscito da un forte esaurimento nervoso ma degli effetti dell'avvenuta guarigione non v'è traccia...Da segnalare poi tra le novità - ma il film è datato 2006! - Offside del regista iraniano Jafar Panahi, una commedia drammatica che racconta le peripezie di una ragazza-tifosa di Teheran che, per assistere a una partita di calcio, si traveste da uomo e sale sul bus che porta i tifosi allo stadio. Purtroppo, durante le perquisizioni al checkpoint viene scoperta e confinata all'interno di un recinto adiacente allo stadio. Di tutt'altro segno è Drive Angry, action in 3D con il redivivo Nicolas Cage nei panni di un padre alla ricerca dell'omicida della figlia. Infine tre piccoli film italiani: A sud di New York, interessante esperimento di fusione tra la commedia italiana e il musical americano, diretto da Elena Bonelli, anche protagonista; Fughe e approdi della figlia d'arte Giovanna Taviani, che attraversa le Isole Eolie sulle orme dei grandi registi italiani (Antonioni e Rossellini) che prima di lei vi hanno fatto scalo e cinema; Ju tarramutu, documentario firmato da Paolo Pisanelli che, raccogliendo le voci degli aquilani, fa un bilancio dei terribili effetti del terremoto sulla città umbra.