Cina, XIX secolo. Fiore di neve e Lily sono due bambine di sette anni che subiscono la fasciatura dei piedi alla stessa età e nello stesso giorno. L'avvenimento segnerà per sempre i loro destini, unendole attraverso il 'laotong' anche dopo i rispettivi matrimoni. Fiore di neve e Lily, infatti, troveranno il modo di comunicare furtivamente tra loro scrivendosi per mezzo del 'nu shu', un linguaggio segreto chiamato scritto tra le pieghe di un ventaglio bianco di seta. Shanghai, anni 2000. Nina e Sophia, sono due discendenti del laotong che cercano di mantenere salda la loro amicizia, nonostante le carriere impegnative e le vite amorose complicate, attingendo dalle lezioni del passato celate tra le pieghe dell'antico ventaglio bianco di seta. E' Il ventaglio segreto, nuovo film del regista cinese Wayne Wang, Orso d'Argento nel 1995 con Smoke, e tra i titoli più attesi del weekend. Lo interpreta anche un americano: Hugh Jackman. Se la dovrà vedere con il "film dell'anno" (almeno secondo il trailer): Dreamland - La terra dei sogni, sostenuto dall'Apulia Film Commission e incentrato su un ex pugile di origine italiana, che cerca di convertire il proprio figlio adottivo e malavitoso a una vita più retta. Con Tony Sperandeo e Franco Columbu. Una curiosità: il film è stato oggetto qualche giorno fa di una sonora presa in giro da parte di alcuni internauti su vari forum dedicati. Manca però la prova d'appello: la visione in sala. Nei nostri cinema arriva anche L'erede di Michael Zampino, thriller italiano che ruota attorno alla storia di Bruno, un medico di Milano che, alla morte del padre, eredita una villa in campagna che cambierà per sempre la sua vita. Escono anche le commedie Ancora tu, In viaggio con una rock star (prodotta dallo specialista Judd Apatow) e Big Mama: tale padre tale figlio. Dalla Francia arriva infine L'albero, dramma diretto da Julie Bertuccelli e interpretato da Charlotte Gainsbourg. Quest'ultima nei panni di una madre costretta a tirare su da sola i quattro figli dopo la dipartita del marito. Era stato il film di chiusura di Cannes 2010.