"Siamo distratti e questa distrazione ci porta a guardare altrove. Per cambiare veramente bisognerebbe modificare il nostro sguardo". E proprio nelle parole di Eugenio Cappuccio è racchiusa l'essenza del suo nuovo film Uno su due, prodotto da Beppe Caschetto, dal 2 marzo al cinema, distribuito in 150 copie da Raicinema (anche coproduttore).
"Una commedia - come ama definirla il regista - che non ha un lieto fine ma un fine lieto".
C'è la redenzione, nel senso laico del termine, c'è la liberazione, il riscatto da una esistenza che si crede sia giusta ma che invece è semplicemente non vissuta in profondità. 
"La vita è sempre piena di grandi occasioni - commenta Fabio Volo, il Lorenzo di Uno su due -. La misurà però è sempre l'uomo, la vita è ciò che noi facciamo".
Lorenzo Maggi (Fabio Volo) di Uno su due è un po' il Marco Pressi (interpretato da Giorgio Pasotti) di Volevo solo dormirle addosso. Ieri c'era Marco, un giovane manager che pur di far carriera diventava un tagliatore di teste, senza saper guardare oltre; oggi c'è Lorenzo, un avvocato che sta per concludere l'affare della sua vita. Ha una fidanzata che lo ama (una brava Anita Caprioli), ha amici. Si diverte è dinamico, energico. Ma è "sospeso e proteso" come Genova la città in cui Cappuccio ha scelto di girare il film proprio per questo motivo. "C'è una continuità tra Marco e Lorenzo, ma sono due livelli differenti, - sottolinea il regista - qui c'è soprattutto un'evoluzione, ci sono dei profondi meccanismi di relazione che lì non c'erano". Meccanismi di relazione che emergono quando la vita subisce un grande e violento stop. La malattia improvvisa di Lorenzo lo costringe a rivedere tutto. Il lavoro, l'amore, le amicizie. La sua degenza in ospedale lo mette a cospetto con altre vite, altre persone e l'incontro con il suo compagno di stanza Giovanni (uno strepitoso Ninetto Davoli), gli consente di guardare con occhi diversi tutto ciò che accade. E' da qui che la vita di Lorenzo riparte, con occhi diversi, ma soprattutto con una consapevolezza differente. Uno su due è la storia di un cambiamento avvenuto. E' un film dove  ci si commuove e ci si diverte allo stesso tempo, grazie all'abilità degli sceneggiatori (lo stesso regista insieme a Michele Pellegrini, Francesco Cenni, Massimo Gaudioso e con la collaborazione di Fabio Volo) che hanno avuto la sensibilità di dosare i momenti drammatici con quelli più leggeri. E' la  vita reale quella che vediamo in Uno su due, mai banale e senza costruzioni faziose. E il merito è anche dei  personaggi belli e credibili (ottime prove attoriali da Giuseppe Battiston a Luca Martella, da Pino Calabrese alla giovanissima Tresy Taddei fino ad Agostina Belli).