Il film di Giorgio Diritti Volevo nascondermi vince la 24.ma edizione del festival itinerante “Cinema! Italia!”, rassegna promozionale di cinema italiano che dal 1998 l’Associazione Made in Italy organizza in Germania con il contributo del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il supporto dell’Ambasciata d’Italia e dei Consolati e degli Istituti Italiani di Cultura locali insieme alla società di distribuzione tedesca Kairos-Filmverleih.

Il film di Giorgio Diritti, regista già vincitore del festival “Cinema! Italia!” nel 2010 con L’uomo che verrà, è stato quello che ha ottenuto il maggior gradimento fra gli spettatori che hanno assistito alle proiezioni della tournée.

“Quando ho saputo delle molte proiezioni, organizzate da Made in Italy in Germania- commenta Giorgio Diritti- ho immaginato anche la gioia del mio protagonista, Antonio Ligabue, come se corresse da una città all’altra con la sua Guzzi rossa. Sono molto felice di sapere che “Volevo nascondermi” abbia ottenuto un così largo apprezzamento anche dal pubblico tedesco”.

Giorgio Diritti

Con la tappa a Berlino, nel corso della quale si sarebbe dovuta svolgere la premiazione in presenza, forzatamente cancellata dalle direttive anti-Covid, si conclude il festival “Cinema! Italia!” che, dopo l’apertura a settembre ad Amburgo, nel corso di questi mesi ha fatto tappa in oltre 30 città della Germania, con il pubblico che in occasione di ogni proiezione aveva la possibilità di esprimere mediante una scheda il proprio gradimento sui film in programma. I risultati ottenuti dai film proposti nella manifestazione saranno a disposizione dei distributori tedeschi come strumento per valutare l’interesse degli spettatori nei confronti dei diversi titoli. Insieme a “Volevo nascondermi”, la selezione della 24.ma edizione della tournée di cinema italiano di Made in Italy comprendeva altri cinque film, tutti appositamente sottotitolati in tedesco: “L’amore a domicilio” di Emiliano Corapi, “Cosa sarà” di Francesco Bruni, “Genitori quasi perfetti” di Laura Chiassone, “I predatori” di Pietro Castellitto, “Rosa pietra stella” di Marcello Sannino.