"Il Caimano di Nanni Moretti con Stefano Accorsi nel cast segnerà la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra". Lo ha detto lo stesso attore ai microfoni di Radio Capital. Il divo italiano si autocandida al ruolo del protagonista nel film che il regista di Caro diario girerà ispirandosi a Silvio Berlusconi. "Magari Moretti mi chiamasse" dice l'attore, che ha già lavorato con Moretti ne La stanza del figlio. "Per lavorare di nuovo con lui avrei bisogno di una grossa dose di film demenziali da guardare la sera, perché è un'esperienza molto intensa. Ed è questo il suo fascino". Il fatto che il film parli dell'attuale Presidente del Consiglio non spaventa Accorsi: "Vengo da una famiglia per la quale la politica è una cosa importante. Una scelta politica è una scelta etica. Io non sono affascinato dal potere e non so chiedere favori quindi mi ritengo abbastanza immune. Ho sempre detto quello che penso e continuerò a farlo. Del resto siamo arrivati ad un punto in cui tutto sembra commentarsi da sé e non c'è molto da aggiungere. Diciamoci la verità: stiamo solo aspettando che finisca". L'attore si gode nel frattempo il successo inaspettato riscosso da Ovunque sei, il film di Michele Placido di cui è protagonista, che dopo essere stato sonoramente fischiato dalla stampa alla Mostra del Cinema di Venezia, ha incassato, nei primi tre giorni di programmazione, oltre 700 mila euro.