"L'Italia Film Fest è un bilancio di fine anno". Esordisce in questo modo Felice Laudadio, direttore artistico della Casa del Cinema di Roma, presentando la terza edizione del suo festival dedicato al cinema italiano, rassegna che ricerca la qualità nel panorama filmico nazionale. Presenti alla conferenza stampa anche lo sceneggiatore Giorgio Arlorio (consulente degli Incontri con gli autori), Massimo Civilotti, segretario generale della FAPAV, e Giorgio Van Straten, presidente dell'Azienda Speciale PalaExpo. "L'Italia Film Fest è previsto dal 10 al 15 dicembre e per la prima volta interamente a Roma, presso la Casa del Cinema" - spiega Laudadio - "l'obiettivo è il rilancio e la visibilità di un certo cinema nostrano, che sta prendendo forma con la nuova generazione di registi, attori e produttori". Anche perché, prosegue Arlorio, "il cinema non può chiudersi in sé stesso: all'indebolimento della scrittura e alla mancanza di elementi narrativi validi deve contrapporsi una maggiore tutela dell'intera filiera cinematografica. Specialmente da quella degli esercenti". Lo slogan "il cinema italiano è vivo, viva il cinema italiano" condensa l'intero pensiero dell'organizzazione, che prevede la proiezione di 16 lungometraggi (tra cui La ragazza del lago di Andrea Molaioli e Uno su due di Eugenio Cappuccio) e 13 documentari. Una novità è stata introdotta nella serata di premiazione (12 riconoscimenti agli addetti ai lavori) che verrà accompagnata dalle note musicali del compositore Fausto Masolella. L'ingresso libero fino ad esaurimento posti è l'altro aspetto di questa manifestazione, che propone un seminario correlato ("Come non si scrive una sceneggiatura"), condotto da Giorgio Arlorio, e la conferenza della Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva (Fapav) che il 10 dicembre consegnerà l'attestato di merito a Carlo Verdone.