"Stiamo festeggiando, siamo molto felici di questo grande abbraccio affettuoso dalla sterminata giuria dei David. E mi sembra che facciamo una bella figura in un pezzetto di stagione molto felice per il cinema italiano, con tanti film apprezzati dal pubblico, nonostante le note difficoltà".
Così Paolo Virzì saluta la pole-position conquistata alle candidature dei 54esimi David di Donatello con 18 statuette. La cerimonia di premiazione andrà in onda il 7 maggio alle ore 18.30 in prima serata su Raisat Cinema e Rai4, in differita alle 23.20 su Raino, con la conduzione di Tullio Solenghi.Con La prima cosa bella, sono gli altri quattro titoli candidati a miglior film e miglior regista ad aver totalizzato il maggior numero di nomination: secondo, con 16 David potenziali, L'uomo che verrà di Giorgio Diritti; terzo, Vincere di Marco Bellocchio, con 15, seguito da Baaria di Giuseppe Tornatore con 14 e da Ferzan Ozpetek e le sue Mine vaganti con 12. "A differenza degli anni passati, quast'anno sono ben 22 i film entrati in nomination, segno tangibile della salute, della varietà e della qualità della nostra produzione", commenta Gian Luigi Rondi, presidente dell'Accademia del Cinema Italiano.
Tra gli attori, Margherita Buy (Lo spazio bianco), Giovanna Mezzogiorno (Vincere), Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli (La prima cosa bella) e Greta Zuccheri Montanari (L'uomo che verrà) se la vedono per la miglior protagonista, mentre per i colleghi è lotta tra Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart (Questione di cuore), Libero De Rienzo (Fortapasc), Valerio Mastandrea (La prima cosa bella) e Filippo Timi (Vincere).
A concorrere per il riconoscimento al regista esordiente Giuseppe Capotondi, Marco Chiarini, Valerio Mieli, Susanna Nicchiarelli e Claudio Noce, tra i documentari sono in lizza La bocca del lupo, Hollywood sul Tevere, L'isola dei sordobimbi, The One Man Beatles e Valentina Postika in attesa di partire, mentre i già comunicati David speciali andranno a Tonino Guerra, Lina Wertmuller, Bud Spencer e Terence Hill.
"Nonostante un sistema punitivo, che spesso non ci agevola, questi film - prosegue Virzì - entrano nelle classifiche degli incassi sebbene non siano "faciloni", ovvero di puro intrattenimento. Da parte nostra, stiamo prendendo in giro i nostri produttori perché non sono stati candidati, come pure ci manca la nomination per il miglior film straniero... Comunque, tiriamo fuori la giacchetta buona per il Quirinale!". 
Della natura non consolatoria ma "familiare" della Prima cosa bella, il regista livornese sottolinea "come il nostro cinema siamo sempre stato umanistico, fatto di relazioni e persone", dicendosi molto lieto per la prima candidatura ai David del fratello Carlo (colonna sonora), il gruppo elettro-pop Bad Love Experience (canzone originale) e il giovane montatore Simone Manetti.
Da ultimo, un auspicio: "Spero La prima cosa bella possa riuscire in sala, non tutti quelli che avrebbero voluto sono riusciti a vederlo. Stiamo a vedere, Giampaolo Letta (ad di Medusa, che distribuisce) mi ha scritto di essere molto contento: faccio un affettuoso appello ai distributori!".