Tony Manero del cileno Pablo Larrain vince la 26esima edizione del Torino Film Festival. Storia di un disoccupato innamorato del personaggio di John Travolta ne La febbre del sabato del sera, che vorrebbe reinterpretare in una produzione cilena all'epoca della diattatura di Pinochet, Tony Manero vince anche il premio per il miglior attore, con il protagonista Alfredo Castro, e il premio dei critici di Fipresci.
Premio speciale della giuria a Prince of Broadway di Sean Baker, storia made in Usa di un ghanese che a New York cerca di sopravvivere vendendo merce contraffatta, mentre Emmanuele Devos è la migliore interprete femminile per Non-Dit di Fien Troch. Tra i documentari italiani, la giuria ha scelto Napoli Piazza Municipio di Bruno Olivero, mentre il premio speciale è andato a Rata nece biti (Non ci sarà la guerra) di Daniele Gaglianone.
Tra i cortometraggi, vince A chi  è già morto a chi sta per morire di Fulvio Pepe, con un premio speciale a Ottana di Pietro Mele e una menzione a La nonna di Massimo Alì Mohammad. Gli altri riconoscimenti: Premio Cipputi a Entre os dedos di Tiago Guedes e Frederico Serra; Premio Invito alla scuola Holden a Die Welle di Dennis Gansel; premio del pubblico Achille Valdata a Quemar Las Naves  di Francisco Franco Alba; Premio Avanti! a Casa Verdi di Anna Franceschini, Il grande progetto di Vincenzo Marra, Signori professori di Maura Delpero, Uso improprio di Luca Gasparini e Alberto Masi, Italiano per stranieri di Brian Christopher Griffin; Premio Ucca -Venti città a Signori professori; Premio Maurizio Collino-Uno sguardo ai giovani: Di madre in figlia.